Disteso sulle rive dell’omonimo lago, il borgo di Piediluco offre scorci meravigliosi nascosti tra le viuzze che dall’acqua salgono verso la collina e le piazze che si incontrano sui vari livelli dell’insediamento. Il lago, da sempre fonte di sostentamento per gli abitanti è oggi un attrezzato centro per sport acquatici come vela e canottaggio, mentre poco lontano si trova una delle attrazioni più conosciute e visitate dell’Umbria: la Cascata delle Marmore. L’opera dell’uomo ha contribuito a modificare l’aspetto di questi luoghi sin da tempi antichissimi, rendendo ancora più affascinante una natura già straordinaria.

Piediluco è un insediamento di origine medievale, sebbene siano stati ritrovati nella zona reperti risalenti all’età del bronzo. L’opera di bonifica effettuata dai romani sull’altipiano, da cui ha avuto origine la cascata delle Marmore, ha modificato profondamente la fisionomia dei luoghi, rendendola simile a quella che si vede oggi. I primi documenti che riportano il castello di Piediluco sono del 1028. Nel 1208 San Francesco attraversò questi luoghi. Nel 1330 Rieti e Spoleto si allearono per distruggere la rocca, tentativo fallito grazie all’intervento del papa Benedetto XII. Prima di diventare parte dello stato pontificio, Piediluco fu dominato dalla famiglia dei Trinci per circa mezzo secolo. Durante il XIX secolo questa zona conobbe una grande notorietà internazionale, in quanto inserito nel Grand Tour d’Italia. Molti personaggi importanti dell’epoca transitarono nella zona per visitare la cascata delle Marmore e il lago di Piediluco è citato in numerosi racconti. La città rimase comune autonomo fino al 1927, quando entrò a far parte dei territori di Terni.

Luoghi di interesse

Rocca: i resti dell’antica fortificazione sotto la quale è nato l’insediamento sono visibili sulla collina sovrastante il paese. Inizialmente edificata durante l’XI secolo, divenne parte integrante di un sistema difensivo comprendente anche Assisi, Narni, Orvieto e Spoleto voluto dal cardinale Albornoz.
Chiesa e convento di San Francesco: sollevata su un’imponente gradinata, questa Chiesa è senza dubbio la più importante e significativa del paese. Venne edificata e inaugurata nel XIV secolo, in onore del passaggio di San Francesco e conserva molte parti originali. Il campanile venne ricostruito nell’Ottocento dopo la distruzione di quello originale durante il terremoto del 1785. All’interno si trovano alcuni dipinti del XVI secolo e un pregevole crocifisso ligneo.
Villalago: questa bellissima villa venne fatta costruire dal barone Eugenio Franchetti in stile neoclassico verso la fine del XIX secolo. L’edificio centrale è circondato da un vasto parco e pregevoli giardini.
Palazzi storici: il Palazzo Comunale, il Palazzo Poiani e il Palazzo del Podestà sono interessanti edifici del XVI secolo che contribuiscono a conferire a Piediluco l’aspetto attuale.

Nei dintorni

Cascata delle Marmore: con i suoi 165 metri di altezza suddivisi in tre salti questo spettacolare connubio tra forza della natura e ingegno umano è la cascata artificiale più alta d’Europa. Parte integrante del Grand Tour d’Italia, rappresenta ancora oggi una delle attrazioni umbre famose a livello internazionale. Il salto venne realizzato dai romani nel III secolo a.c. tramite la costruzione di un canale di bonifica che doveva convogliare le acque stagnanti e insalubri del fiume Velino. Il canale originario subì numerose modifiche nel corso della storia e oggi le acque della cascata provengono dal fiume Velino e dal bacino di Piediluco, gettandosi nel Nera con un volo estremamente spettacolare. La cascata delle Marmore viene utilizzata per la produzione di energia idroelettrica, motivo per cui è possibile vedere l’acqua solo in determinati orari di apertura al pubblico. All’interno del parco ci sono numerosi sentieri che permettono di visitare da vicino le varie parti della cascata, con due accessi, uno dalla parte superiore e uno dalla parte inferiore. Lungo il Nera è possibile cimentarsi nel rafting, sfruttando le rapide di questo bellissimo tratto di fiume.

Papigno: questo piccolo centro abitato si trova su un rilievo a 227 metri di altitudine e dalla sua posizione controlla la strada della Valnerina e la via Curia per Rieti. L’origine medievale dell’insediamento è riconoscibile nella struttura odierna del paese, sebbene sia stato ricostruito dopo il terremoto del 1785. Dal 1927 il territorio di Papigno è accorpato al comune di Terni. Oltre alla bella struttura medievale della città vi sono alcuni luoghi che meritano una visita: la Chiesa della SS. Annunziata, edificata nel 1276 e modificata nel 1439, l’Oratorio di Sant’Antonio, il Palazzo del Municipio, risalente al XIX secolo come la Torre di Piazza Di Giuli, i ruderi del Ponte del Toro, di origine romana, Villa Graziani Pressio, dove soggiornò Lord Byron. Papigno ha acquisito una certa celebrità quando Roberto Benigni scelse gli Umbria Studios per girare alcune scene del film La Vita è Bella.