L’isola d’Elba un luogo magico e affascinante, con località e spiagge suggestive, festival, mostre, e luoghi incontaminati. L’isola è un viavai continuo, tra luci straordinarie e luoghi stupefacenti, che si diramano lungo la costa, in una continua trasformazione di paesaggi, colture, e di eventi culturali.

L’approdo è a Portoferraio, che con i suoi oltre dodicimila abitanti, può essere considerata la “capitale” dell’isola d’Elba. L’attuale città venne costruita nel 1548, sulle rovine dell'antica Fabricia - così la chiamavano gli antichi Romani, il cui passaggio è ancora visibile nei resti delle ville romane delle Grotte e della Linguella - per volere di Cosimo I de' Medici, signore di Firenze, e prese il nome di Cosmopoli.

Le più importanti opere di fortificazione della città sono Forte Stella, Forte Falcone e, di recente restauro, Forte Inglese, ultimo testimone del grande piano imperiale di Napoleone. Nella darsena di Portoferraio sono invece la Torre del Martello, all'ingresso del vecchio porto, e altri numerosi forti e contrafforti che creano un complesso difensivo senza precedenti, considerato un autentico capolavoro di architettura militare.

La città di Portoferraio presenta quasi intatta la sua antica struttura urbana. I recuperi delle fortezze che la circondano e la sovrastano, effettuati negli ultimi anni, ne conservano tutto il magico fascino. E avvicinandosi a Portoferraio attraverso il mare, la Torre del Martello è il vostro primo baluardo, che presenta le imponenti fortificazioni dell'ampia insenatura retrostante a ferro di cavallo. La Darsena Medicea è un porto ad alta sicurezza, tanto da esser classificato come “porto rifugio”. Al centro della Darsena c'è la Porta a Mare, ingresso al centro storico della città, e attorno alla Darsena è il pittoresco centro storico di Portoferraio con splendidi scorci e un'atmosfera decisamente vivace con ristoranti caratteristici, negozi specializzati e altre opportunità del luogo. E numerosi sono i beni artistici e monumentali della città: dalla residenza napoleonica dei Mulini al Teatro napoleonico dei Vigilanti; il Museo Archeologico della Linguella, la Pinacoteca Foresiana, la Chiesa della Misericordia, le Fortezze del Falcone e Stella e l’ultimo gioiello, ovvero il Forte Inglese. Ma non solo storia e cultura caratterizzano Portoferraio ma anche un eccezionale patrimonio naturalistico circonda la città: spiagge paradisiache, il parco termale di San Giovanni e i promontori dai panorami mozzafiato.

E da Portoferraio il percorso turistico prosegue verso il punto di riferimento d’eccellenza dell’isola: Capoliveri. Già conosciuta in epoca romana come Caput Liberum, Capoliveri è oggi un tranquillo borgo dal tessuto urbano antico, che dall’alto della collina su cui si erge, presenta scorci unici sul mare, sulle coste dell’Elba e sulle altre isole dell’Arcipelago Toscano. Capoliveri è il luogo dell’intrattenimento e di continue iniziative, che costituiscono insieme al contesto naturalistico un’importante attrattiva per il turista. E lungo il percorso è possibile ritrovare “spiagge selvagge” ricche di charme come Laconella a ovest o Remaiolo a est, insieme a una miriade di cale e calette da esplorare per chi ama l’essenza della natura; lunghi e attrezzati arenili come Lacona, Lido e Naregno. E giova sicuramente menzionare anche la miriade di sentieri segnati del Capoliveri Bike Park destinati a trekking e mountain bike e adatti a tutte le difficoltà. Il territorio spazia dalla piana di Mola a nord fino al promontorio di Calamita a sud aprendosi sul Golfo di Lacona e sul Golfo Stella a ovest, e si sviluppa a margine di un vasto comprensorio minerario, luogo arcaico del lavoro dove la natura selvaggia e l’identità storica dell’isola si fondono. Sono luoghi unici, oggi dedicati all’escursionismo e a visite guidate nel vasto comprensorio del Monte Calamita. Ma Capoliveri vanta preziosi esempi di architettura antica come la Madonna delle Grazie a pochi passi dall’omonima spiaggia, o Forte Focardo affacciato sul mare, ricordo della dominazione spagnola. Le piazze e i vicoli del vecchio borgo di impianto medievale sono un forte motivo di attrazione turistica, di eventi musicali, di spettacolo e cultura. Tra questi la Leggenda dell’Innamorata.

Bellezze naturalistiche, storia, tradizioni, enogastronomia e folklore, in un contesto di eccezionale suggestione. E proprio a Capolivieri si è svolto nelle scorse settimane un’originale rassegna dal titolo “Magnetic Opera Festival”, una rassegna musicale d’avanguardia – giunta alla V edizione – che coniuga luoghi e identità musicali. La filosofia del festival è infatti quella di ripensare luoghi legati al lavoro e alla quotidianità con le bellezze e i ritmi della musica e della danza. Così, sono andate in scena con un successo clamoroso il trio di soprani “Appassionante” che coniuga alla tradizione del melodramma italiano, proponendo arie famose, grandi successi del pop, in una lettura carica di energia e vitalità. Ma notevole è stato il concerto alla Miniera di Ginevro, un luogo magico che ha visto all’opera il New York Harlem Theatre diretto da William Barkhymer per la regia di Baayork Lee.

Ma l’Isola d’Elba riserva moltissime altre opportunità. Una assolutamente da non perdere che prende il via in questi giorni è “L'Elba in trekking”, tutta da scoprire proprio in autunno, tra percorsi di natura, storia e minerali dai mille colori. È proprio grazie al suo microclima e ad un territorio variopinto e mai uguale a sé stesso, che l’Elba dalla fine di settembre si trasforma in una meta imperdibile per gli appassionati di trekking. Dalle spiagge e scogliere, risalendo attraverso la macchia mediterranea e i piccoli borghi, fino a toccare le sue granitiche cime, l’isola propone sette nuovi percorsi da esplorare, con curiosità storiche e culturali da scoprire. Abbiamo recuperato una guida illustrativa che narra assai bene i percorsi possibili sull’isola.

E tra questi percorsi è Il Cammino della Rada, un itinerario che collega due punti simbolicamente importanti a Portoferraio: la Torre del Martello della città fortificata di Cosmopoli con la Fortezza del Volterraio, emblema del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Il percorso collega una straordinaria articolazione di punti di interesse distribuiti lungo il Cammino: aspetti naturali, culturali e storici, tra cui l’intera città fortificata rinascimentale, una zona termale, aree umide costiere, un giardino botanico, resti archeologici di ville marittime romane, l’ultima traccia di antiche saline con la Torre del Sale e il molo di attracco etrusco per imbarcare i carichi di vino per il continente. A questi, si aggiunge una rocca medievale e una chiesa, quella di S. Stefano alle Trane, che può considerarsi la massima realizzazione del romanico pisano all’Elba, entrambi di origine etrusca. E le dritte e lunghe scalinate di pietra calcarea rosa che congiungono la parte bassa del centro storico con gli impressionanti bastioni in alto. Nate per agevolare la corsa dei soldati a cavallo verso i bastioni in caso di attacco, sono numerose e si diramano quasi a raggiera simmetrica. Arrivare in vetta al Forte Falcone è il premio per un’esplorazione di quella che è considerata la prima città rinascimentale ideale, progettata dai migliori architetti di Cosimo de’ Medici nel 1548. Ci si trova così in uno dei tre punti chiave del Cammino della Rada: altissimo sulla città, a filo di gabbiano di fronte alla collina della Villa romana delle Grotte e davanti alla Fortezza del Volterraio.

Ed un altro originale percorso è il trekking tra le vie del granito. Si tratta di un anello che si sviluppa nel versante sud del Monte Capanne e tocca le principali aree archeologiche diffuse in quest’area: dai resti degli antichi capanni di età villanoviana alle sepolture a cassetto di analoga epoca, fino alle maestose colonne in granito realizzate dai romani. La partenza è a quota 230 metri dal piccolo borgo di San Piero, frazione del comune di Campo nell’Elba. Da non perdere la piccola chiesa di San Piero e Paolo, inglobata nel bastione difensivo che domina la piana di Marina di Campo. Dalle scalinate in granito al centro del paese, al sentiero che dalla Torre di San Giovanni porta alle Piane del Canale, che dà l’opportunità di visitare il punto panoramico di Pietra Murata. Ottima la visione su Pianosa, Montecristo e la Corsica.

Ma uno degli itinerari più suggestivi dell'isola è l'itinerario di Punta Enfola, il promontorio di Capo Enfola unito al resto dell'isola da uno stretto istmo di terra. Il sentiero è lungo circa 5 km, ricco di elementi naturalistici e testimonianze storiche risalenti all’ultimo conflitto mondiale.

Per raggiungere l'Enfola da Portoferraio bisogna seguire le indicazioni Enfola-Viticcio. E un sentiero lungo il quale si scorgono alcuni ruderi bellici, resti di un imponente sistema difensivo, alternati a sorprendenti scorci panoramici: a ovest sul Golfo del Viticcio e Sant'Andrea, a est sulle spiagge bianche di Portoferraio. Sotto, alla base del promontorio, lo scoglio dello Schiappino, uno dei due isolotti intorno all'Enfola. Ci si accorge da subito che si tratta di un percorso unico per scenario e profumi.

Dalla spiaggia della Biodola fino alla spiaggia del Procchio si sviluppa invece un sentiero tra mare e spiagge dorate. Si percorre un bel tratto pianeggiante, a picco sugli scogli, per giungere ad una galleria scavata nella roccia, molto suggestiva da attraversare, illuminata e con delle belle aperture. La prima spiaggia isolata che si incontra lungo il sentiero è Lamaia. Vi sono poi le cale di Porticciolo e Guardiola. Percorrendo quest’ultima si sale sulla scalinata che si trova al termine e che permette di attraversare la scogliera.

Il sentiero che ha invece inizio dalla Piazza di Rio nell’Elba e giunge fino al Castello di Giove alle Panche è un percorso che tocca alcuni dei luoghi unici dell’isola, come l’Eremo di Santa Caterina e i “vecchi lavatoi” con le bocche in ottone. Da qui, immergendosi nella macchia mediterranea, si può raggiungere anche il maestoso Castello del Volterraio. Fiancheggiando le antiche fornaci della calce, si sale fino al sentiero principale a nord arrivando fino al Monte Castello che domina la silenziosa valle del Monserrato e l'omonimo suggestivo santuario dedicato alla Madonna Spagnola. E si può proseguire fino alla cima del monte per godersi la vista a 360° su Rio Elba, le miniere, la Torre del Giogo, l'imponente Volterraio, la spiaggia di Barbarossa e Porto Azzurro. La discesa riporta velocemente a Le Panche e alla quiete del Rio nell'Elba.

Poco conosciuto e tutto da esplorare è il percorso Capo di Stella: anello sulla penisola del golfo omonimo fra Capoliveri e Lacona. Il sentiero si sviluppa interamente sulla lunga e stretta punta che separa le due ampie baie della Stella e di Lacona. Si tratta di uno dei promontori più interessanti dell'Elba. La partenza è dalla strada provinciale di Lacona, all'altezza del bivio per la spiaggia di Margidore, dove si segue una strada asfaltata con l'indicazione per Capo di Stella.

Lungo il sentiero si ha un bel colpo d'occhio sullo scoglio dei Corbelli, regno incontrastato dei gabbiani che non mancheranno di segnalare il percorso. Arrivati in cima, la vista consente anche di sporgere lo sguardo verso est, al golfo Stella, con il lungo tratto di costa fino all'Innamorata, e verso ovest sul golfo di Lacona con la spiaggia omonima.

La curiosità storica di Capo Stella ha come protagonista Napoleone. Si narra che l’imperatore fosse innamorato di questo tratto di terra, fino al punto di voler recintare la base del promontorio per poter utilizzare la zona come riserva di caccia personale.

Il sentiero della Vecchia Ferrovia è invece un vero e proprio regno dei minerali, che ripercorre la vecchia strada ferrata e la sua lunga storia. Si parte dalla spiaggia dell'Innamorata, una delle più belle e famose di Capoliveri. Un tempo era ricoperta da una sottile sabbia nera di ferro. Dopo pochi minuti di cammino, ci si trova già sopra le tramogge. Da qua, punto di carico e scarico dei vagoni dove il minerale veniva selezionato e poi imbarcato sulle navi mercantili, si gode un bellissimo panorama sulle Isole Gemini, sul Golfo Stella, Pianosa e Montecristo. Il sentiero riprende senza difficoltà e si prosegue per il "percorso del ferro". Il panorama si spinge sulla miniera e le altre isole dell’arcipelago, per cogliere il cuore del Vallone, zona ricchissima di minerali: ferro, azzurrite, malachite e crisocolla e i minerali del rame.

Così, non solo storia e cultura, ma un eccezionale patrimonio naturalistico circonda un’isola dalle tantissime sorprese e dalle fantastiche visioni.