Che cosa non è ancora stato detto di New York?

Tutti conosciamo qualcuno che ci è stato e che ci ha rimpinzato di suggerimenti su dove andare, cosa fare, dove mangiare... e alla fine i posti sono sempre gli stessi: gita in battello sul fiume Hudson, shopping sulla 5th Avenue, mangiare gli hot dog di uno dei tanti carretti. Possibilmente in sequenza.

Seguite questi consigli e sarete certi di perdervi il meglio.

Questo perché non appena si esce dai sentieri più battuti si scopre la vera anima di questa città. La cosa incredibile è che sebbene sia così grande, così commerciale e famosa nel mondo, La “Grande Mela” ha davvero una propria essenza.

Ed ecco, quindi, alcuni suggerimenti, orientati come sempre alla ricerca del buono e del bello.

Manhattan

Ogni quartiere di New York è come se fosse una città indipendente, il senso di appartenenza degli americani alla loro comunità è forte, perciò troverete caratteristiche e atmosfere diverse in ogni zona. Il mio primo consiglio è proprio di girarne tante e il più possibile.

Partendo da Manhattan la zona che più raccomando è sicuramente la parte Sud dell’isola (o Downtown). Soho e il Village con i loro edifici di mattoni, le scale antincendio in ferro battuto e i vialetti alberati ci riportano subito alla mente l’immaginario comune che abbiamo di questa città nella sua versione più elegante. In questa area si punta sulla qualità. I ristoranti sono buoni, ci sono tante boutique e gallerie, prezzi piuttosto inavvicinabili ma tante vetrine da vedere.

Poco più a Nord, nel quartiere di Chelsea ci sono due mete veramente imperdibili. La nuovissima High Line e il Chelsea Market.

La prima è una passeggiata sopraelevata ricavata dai vecchi binari che percorrevano il ‘Meatpacking district’ sottostante. Oggi è stata riqualificata ed è diventata un vero e proprio parco con attività, scorci panoramici sul quartiere e sul mare, locali e bancarelle di ogni genere. Il secondo è uno sconfinato centro commerciale dedicato al cibo.

Dovete assolutamente mangiare qui. Ci sono sia ristoranti veri e propri che bancarelle, cucina americana o internazionale, ma la cosa fantastica è che troverete tantissime novità dello scenario gastronomico. Io ho provato un paninazzo ripieno di ostriche fritte, la zuppa di ‘Clams’- delle mega vongolone sostanzialmente - e per dessert un pezzo di ‘Halva’ - una sorta di burro di sesamo - che da noi si trova davvero raramente. Che dire, tutto buonissimo e a prezzi davvero convenienti.

Sempre a Manhattan mete da visitare sono sicuramente il World Trade Center che con la sua imponenza risulta piuttosto impressionante e tutta la zona di Tribeca. Nota di merito per Fulton Street, vicino all’area portuale, dove si respira un’aria europea nelle piazzette piene di locali.

Brooklyn

Se siete dei camminatori instancabili il primo consiglio è sicuramente quello di percorrere a piedi uno dei numerosi ponti che porta da Manhattan a Brooklyn. Da lassù si possono vedere dei panorami veramente incredibili, incluso lo skyline che ha sempre il suo fascino.

Giunti sull’isola più popolosa di New York il primo posto da visitare è il quartiere di Dumbo. Hipster e giovanile, troverete tantissimi negozi di marche indipendenti, ma essendo ormai non più emergente ma affermato e di moda, non aspettatevi prezzi concorrenziali.

Molto più interessante è a mio parere Williamsburg, soprattutto per quanto riguarda la zona costiera, poiché l’area interna è ancora piuttosto povera (ve ne accorgerete scendendo dalla metro). Quest’area sta venendo riqualificata attualmente e oltre ai bei palazzi moderni qui davvero è possibile trovare negozietti e locali accessibili. Una bellissima passeggiata percorre tutta la costa e offre tantissime attività, perfino la pista per giocare a bocce.

Un altro motivo per visitare Williamsburg è per lo ‘Smorgasburg market’ il fantastico mercato a cielo aperto di street food. Anche questo è nell’elenco delle attività imperdibili e se intendete visitarlo controllate il sito, perché si svolge durante tutto il weekend, ma ogni giorno in un’area diversa. A breve distanza si trova anche il Brooklyn Flea Market, un piccolo mercatino vintage che non vi occuperà più di dieci minuti.

Una zona di Brooklyn veramente poco conosciuta dagli stranieri è Park Slope, vicino a Prospect Park. É bello farci un giretto perché è molto pulita e ordinata, con le sue casette tradizionali offre scenari molto carini.

Zone multietniche

Una vera e propria esperienza culturale a New York è quella di visitare i quartieri multietnici.

Noto a tutti è il quartiere afroamericano di Harlem, ormai piuttosto ripulito, è visitabile in sicurezza e merita sicuramente per assistere a una delle famose messe gospel domenicali. Il consiglio è di scegliere una chiesa non menzionata da nessuna guida per vivere un’esperienza autentica, altrimenti si finisce generalmente appollaiati su una balconata dedicata ai turisti, in chiese quasi sempre gremite di stranieri.

A Brooklyn merita poi una visita il quartiere di Borough Park, dove sembra di essere stati catapultati in Israele. Qui perfino le grandi catene come Benetton si sono adeguate al bacino d’utenza locale e offrono vestiti nei colori e tagli più tradizionali. Provate il cibo Kosher, particolarmente di moda al momento è la pizza, ma falafel, hummus, babaganoush e bagel sono veramente la fine del mondo.

Gambe in spalla e buona New York a tutti!