A Firenze stanno sorgendo piccole grandi iniziative oltremodo professionali, in sostituzione delle precedenti, non più praticabili causa pandemia. È importante divulgarle, per dare una traccia a chi si dispera, augurandosi che tutto torni come prima. E invece, per un aumento esponenziale dei contagi, si infittiscono i DPCM che rendono necessari i cambiamenti, specialmente in campo culturale.

Ricorrono ad ottobre i 100 anni dalla nascita di Gianni Rodari, che sosteneva che, a scuola, oltre alla grammatica, si doveva insegnare la “fantastica”, ovvero la grammatica della fantasia. L’abc della fantasia che poi, crescendo, ognuno sviluppa ed è molto utile per vivere. A maggior ragione in tempi di pandemia, dalla fantasia devono scaturire nuovi modi di affrontare la realtà. Che serviranno anche per coloro che, in assenza di ideazione, si ostinano a voler mantenere invariato il loro modo di vivere. Devono invece seguire le indicazioni che vengono da idee nuove, da attivare in un mondo sofferente, in cui è necessario il cambiamento.

Ecco quindi qualche suggerimento, che scaturisce dalle ripartenze fiorentine dopo il lockdown. A partire da ottobre, proseguendo a novembre è stato ideato un ciclo di incontri digitali col fine di condividere riflessioni, strategie e difficoltà dei musei e di chi vi opera ogni giorno, da presentare in diretta live sulla pagina Facebook di MUS.E Firenze. A condurli Valentina Zucchi, ogni mercoledì in dialogo con grandi esperti e professionisti della cultura per discutere sul recente passato, sull’attualità e sul prossimo futuro dei musei, mettendo in rete politiche e pratiche per la fruizione dei musei in questo difficile 2020.

Da un’idea della Direttrice della Galleria dell’Accademia, Cecilie Hollberg, rotariana, nasce Service Rotary Club Firenze: alla riscoperta della città con le guide fiorentine, un progetto realizzato grazie al Presidente del Rotary Paolo Blasi, insieme a Marco Verzì, Presidente Federagit Firenze e alle maggiori associazioni delle guide turistiche della città.

È un dato di fatto che la categoria delle guide, in particolare, sia una delle più colpite dall’emergenza Covid-19, e l’idea del Service nasce proprio per sostenere la categoria attiva sul territorio, dando ad ogni socio del Rotary di Firenze la possibilità di organizzare un gruppo, fino ad 8 persone, per il quale ottenere l’ausilio di una guida esperta dell’argomento prescelto dal gruppo. Che può essere la visita di un insieme di Musei fiorentini, lo svolgimento di un tema per il quale la guida troverà i musei da visitare, oppure un excursus sul territorio toscano. Il Service si incaricherà di cercare, di volta in volta, la guida più adatta a condurre, attraverso percorsi inediti, alla riscoperta dei capolavori e dei monumenti di cui la nostra città è così ricca, approfittando di questo periodo di limitato affollamento turistico.

“Mi ha fatto molto piacere - dichiara Cecilie Hollberg - aver fatto da tramite tra queste due importanti realtà, il Rotary Club e l’associazione delle guide. Credo nelle collaborazioni e questa ha prodotto un risultato molto significativo, a mio avviso, soprattutto in un momento storico come quello che tutti noi stiamo vivendo. Un esempio che auspico possa essere adottato e promosso da altre istituzioni e musei non solo cittadini. Da parte nostra, con la riapertura della Galleria dell’Accademia dopo il lockdown, abbiamo anche ridotto il costo del biglietto d’ingresso da 12 a 8 euro, un piccolo regalo ai nostri visitatori”.

Oltre a tour personalizzati, gli itinerari interesseranno: la Galleria dell’Accademia, l’Istituto degli Innocenti, il Bargello, l’Opera del Duomo, il Complesso di San Lorenzo, la Basilica e il Convento di San Marco, le Gallerie degli Uffizi, la Galleria Palatina e il Tesoro dei Granduchi, il Museo Marino Marini con la Cappella Rucellai, il Museo Novecento, il Museo Stibbert e il Museo Archeologico.

A Palazzo Strozzi, alla riapertura di Aria di Tomás Saraceno è stata introdotta una interessante iniziativa, l’Aracnomanzia, ovvero la lettura di alcune delle 33 carte, create dall’Artista con lo sfondo di svariate tele di ragno, da lui studiate per l’importanza che i ragni assumono nella sua originale visione del Mondo in cui oggi viviamo.

Alla domanda implicita in questa affermazione dell’Artista: “La natura sembra preferire i rapporti agli individui, nulla si crea da sé. Chiedetevi quante moltitudini racchiudete in voi”, risponde Gianmarco Meucci, psicoterapeuta di orientamento gestaltico attraverso un’interpretazione intuitiva della reazione che suscitano le immagini di alcune carte in chi si prenota per la seduta. Le carte esprimono legami fra tutto ciò che esiste in natura, vivente e non vivente. Perciò, con l’aiuto dell’interpretazione, possiamo intessere, come fa il ragno con la ragnatela, nuove connessioni con la nostra natura più autentica e con il mondo che ci circonda, programmando un’azione che cambi il nostro punto di vista, necessaria per superare un blocco, una questione aperta o la meccanicità del nostro comportamento abituale. E mentre la Mostra è una denuncia delle responsabilità delle azioni individuali per il futuro del pianeta, la seduta di Aracnomanzia ci fa riflettere che, per smettere di danneggiare il mondo esterno, ciascuno dovrebbe prima affrontare con coraggio il suo mondo interiore.

Come ultimo spunto di novità parliamo di una nuova iniziativa della Scuola di moda Marangoni di Firenze, in via Tornabuoni. Si tratta di House of Istituto Marangoni, un’innovativa piattaforma digitale studiata per dare visibilità ai progetti degli studenti di moda, arte e design dell’ultimo anno delle diverse sedi internazionali della Scuola. Sviluppata in collaborazione con Vogue Italia, si propone come un’esperienza virtuale e interattiva in costante aggiornamento, raccogliendo contenuti multimediali, virtual talks ed eventi interattivi. Contribuisce ad un progetto di promozione di nuovi talenti, missione condivisa da Istituto Marangoni, con la sua lunga esperienza in ambito accademico, e da Vogue Italia, che, con Vogue Talents mette in relazione talenti e aziende. Quest’ultimo è un progetto di scouting, lanciato nel 2009, punto di riferimento per i creativi di tutto il mondo, un network di persone e attività promotore di business e nuove prospettive sulla moda.

Su questa piattaforma sono visibili i migliori progetti delle diverse aree di studio delle nove scuole internazionali del Gruppo: Milano, Firenze, Parigi, Londra, Mumbai, Shanghai, Shenzhen, Miami. Il Fashion Show 2020 di Istituto Marangoni Firenze è visibile a già dal 15 ottobre con un format completamente nuovo, per presentare una Scuola in cui arte e moda vengono studiate come una forma di lusso contemporaneo, tra artigianato e innovazione tecnologica, tra ciò che è reale e ciò che è virtuale, in un armonico mélange fra passato e futuro.

L’estensione territoriale delle sedi di Istituto Marangoni permette di mettere a punto un sistema di apprendimento... a distanza relativa. Infatti, in attesa di poter raggiungere la sede di Firenze a fine pandemia, gli studenti iscritti frequentano la sede a loro vicina. L’ascolto on line di lezioni dei corsi che sono tenuti nella sede di Firenze avviene perciò in un’aula scolastica, insieme con altri studenti dello stesso corso, con cui ci può essere una proficua interazione, e questo innalza i livelli di apprendimento. Quando, debellato il Covid-19, gli studenti potranno raggiungere Firenze, si inseriranno facilmente nella didattica di questa sede, incentrata, come già detto, nello studio dell’Arte contemporanea come ispiratrice di Moda. A Firenze si vuole infatti formare creativi con un approccio all’abito o all’accessorio simile a una composizione di arte contemporanea, cioè originale e libero.