Dal 20 settembre 2014 Palazzo Strozzi a Firenze riporta l’attenzione sull’arte moderna con un nuovo importante evento dedicato a uno dei maggiori maestri della pittura del XX secolo: Pablo Picasso. Picasso e la modernità spagnola presenta un’ampia selezione di opere del grande maestro, provenienti dalla collezione del Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, che permettono di riflettere sulla sua influenza su tutta l’arte del XX secolo mettendolo a confronto con importanti artisti spagnoli come Joan Miró, Salvador Dalí, Juan Gris, Maria Blanchard, Julio González.

Una rassegna che esalta le grandi tematiche che hanno attraversato l’opera del pittore che più di ogni altro ha segnato la storia del Novecento: l’arte che riflette sull’arte, il rapporto tra realtà e sopra‐realtà* e tra natura e cultura, l’impegno dell’artista nella tragedia storica, l’emergere del mostro dal volto umano sino alla metafora del desiderio erotico come fonte privilegiata di creazione e visione del mondo. (*Dalí, nel 1928, in uno scritto intitolato proprio Realidad y sobrerrealidad (Realtà e sopra‐realtà), evocò André Breton quando affermava che, nel futuro, e dopo il nuovo senso della percezione sviluppato nelle società contemporanee, la sopra‐realtà sarebbe stata contenuta nella realtà e viceversa. Anche se in questo scritto Dalí gettava le basi della paranoia critica e delle elaborazioni dell’immagine multipla, al tempo stesso rendeva manifesto che la sua interpretazione del surreale implicava una volontà di approfondire nelle premesse del reale.)

La rassegna permette inoltre al visitatore di ripercorrere anche le varie sfaccettature della personalità di Picasso, il suo rapporto strettissimo, spesso indissolubile, tra la propria arte e la propria vita, tra l’opera che va compiendo e il periodo in cui vive, con la Storia che spesso entra in modo dirompente nei suoi quadri. Picasso e la modernità spagnola accoglie circa 90 opere della produzione di Picasso e di altri artisti tra dipinti, sculture, disegni, incisioni e un film di José Val del Omar grazie alla collaborazione tra la Fondazione Palazzo Strozzi e il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid. Tra le opere esposte sono presenti capolavori assoluti come Testa di donna (1910), Ritratto di Dora Maar (1939) e Il pittore e la modella (1963) di Picasso, inoltre Siurana, il sentiero (1917) e Figura e uccello nella notte (1945) di Miró, Arlecchino (1927) di Dalí e poi i disegni, le incisioni e i dipinti preparatori di Picasso per il grande capolavoro Guernica (1937), mai esposti in numero così elevato fuori dalla Spagna.

Organizzata in nove sezioni, la rassegna per la prima volta mostra insieme le poetiche, le costanti estetiche e i principi plastici della volontà creatrice sviluppata da Picasso e dagli altri artisti spagnoli artefici dell’evolversi dell’arte moderna. L’esposizione non vuole infatti solo illustrare l’influenza di Picasso sull’arte spagnola, ma evidenziare anche le esperienze più determinanti che il rapporto tra Picasso e gli artisti spagnoli ha lasciato nel panorama internazionale delle arti.

Curata da Eugenio Carmona (professore ordinario di Storia dell’arte all’Università di Malaga; membro del Reale Patronato e della Reale commissione permanente del Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía; membro scientifico dell’Associazione Collezione Arte contemporanea; consulente scientifico del Centro Andaluso di Arte Contemporanea; membro della Commissione per l’Assessorato della Fondazione Mapfre), la mostra ripercorre un periodo cronologico amplissimo compreso tra il 1910 e il 1963 ed esplora i rapporti tra Arte e Cultura, stabilendo gli elementi che configurarono quella trasformazione plastica – o le successive trasformazioni plastiche – della coscienza artistica nella diversità culturale spagnola attraverso poetiche condivise o attraverso denominatori estetici o interessi plastici comuni, coincidenti, condivisi o interrelazionabili.

La mostra illustra inoltre in che modo quelle poetiche condivise si sono sviluppate nel tempo e sono state espresse da ogni singolo creatore, nel rapporto con il contesto sociale e con quello storico e politico. La mostra è promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi, il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid, con la collaborazione della Soprintendenza PSAE e per il Polo Museale della città di Firenze, con il contributo di Comune di Firenze, Provincia di Firenze, Camera di Commercio di Firenze, Associazione Partners Palazzo Strozzi e Regione Toscana. Main sponsor Banca CR Firenze.

La collaborazione della Fondazione Palazzo Strozzi con il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, conferma la reputazione di eccellenza a livello internazionale di Palazzo Strozzi e delle sue mostre.

La mostra

La prima sezione, Riferimenti, si interroga sul destino di Picasso come mito e come artista: è dedicato al tema della metafora del processo creatore, chiarito attraverso una delle versioni de Il pittore e la modella e le acqueforti e i disegni per Le chef‐d'oeuvre inconnu di Honoré de Balzac.

La sperimentazione tra generi è tecniche è un altro elemento caratterizzante del concetto picassiano di modernità. Ed è il tema della seconda sezione Variazioni che include opere rappresentative di tutti i suoi principali momenti artistici. Segue la terza sezione Idea e forma, sul singolare – e poco conosciuto – contributo spagnolo all’arte della forma concreta e analitica. Ne sono importanti esempi Arlecchino con violino di Juan Gris, Donna con chitarra di María Blanchard, Tempo sereno di Pablo Palazuelo. La mostra continua con la quarta sezione: il titolo Lirismo. Segno e superficie, indica il lirismo definito in pittura e scultura da segno, superficie e spazio. Esempi di questa tendenza si ritrovano in dipinti come Strumenti musicali su un tavolo di Picasso e in sculture quali Grande Venere di Julio González o Donna laboriosa di Ángel Ferrant.

La quinta sezione è dedicata alla dialettica della creazione artistica tra Realtà e sopra‐realtà* nella peculiare declinazione dell’arte spagnola delle poetiche e delle forme del Surrealismo, incarnati – oltre che da Picasso e Dalí – anche da artisti quali José Solana o Antonio López. Punto culminante dell’esposizione sono le sezioni sesta e settima, sotto il titolo comune di Verso Guernica, suddivise tra Il Mostro e La Tragedia, straordinario nucleo di disegni preparatori, incisioni e dipinti che testimoniano l’ispirazione e il lavoro giorno per giorno di Picasso per la realizzazione del capolavoro Guernica nel maggio del 1937, permettendo di ricostruire i trasferimenti e le contaminazioni tra figure e simboli nell’opera dell’artista.

Altro tema peculiare è la fondamentale relazione tra Natura e cultura che si snoda nella sezione ottava con i contributi di artisti quali Alberto Sánchez, Óscar Domínguez, Eduardo Chillida. La ricerca dell’identità attraverso i rapporti tra il Paese, il paesaggio e la popolazione è infatti tratto caratteristico dell’esperienza culturale spagnola.

Il percorso si chiude con la nona sezione, Verso un’altra modernità, dove si esplicitano i modi in cui gli artisti spagnoli, tra i quali Tàpies, hanno affrontato la svolta verso un’altra nozione di modernità nell’apertura cronologica ed estetica del presente. Negli anni cinquanta cambiarono i ruoli di Miró e Picasso. Miró divenne l’artista più influente tra gli innovatori spagnoli e Picasso si convertì in un mito vivente, anche se la sua opera iniziò a essere vista come il riverbero di tutta la sua grandiosa traiettoria precedente.

Mostra curata da Eugenio Carmona

Palazzo Strozzi

P.zza Strozzi
Firenze 50123 Italia
Tel. +39 055 2645155
prenotazioni@cscsigma.it
www.palazzostrozzi.org

Orari di apertura

Tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00
Giovedì dalle 10.00 alle 23.00
Accesso in mostra consentito fino a un’ora prima dell’orario di chiusura

Biglietti

Intero 10.00€
Ridotto 8.50€
Scuole 4.00€

Immagini correlate
  1. Juan Gris (Madrid 1887‐Boulogne‐Billancourt 1927) Arlecchino con violino, 1919, olio su tela, cm 91,7 x 73. Collezione del Museo Reina Sofía, Madrid, DE01560
  2. Pablo Gargallo (Maella 1881‐Reus 1934) Silhouette di giovane uomo 1933‐1934, ferro, cm 93 x 22 x 22. Collezione del Museo Reina Sofía, Madrid, AD02034
  3. Pablo Picasso (Malaga 1881‐Mougins 1973) Ritratto di Dora Maar 27 marzo 1939, olio su tavola, cm 60 x 45. Collezione del Museo Reina Sofía, Madrid, DE01840, immagine soggetta a diritto d’autore
  4. Salvador Dalí (Figueras 1904‐1989) Arlecchino 1927 [1926], olio su tela, cm 196,5 x 150. Collezione del Museo Reina Sofía, Madrid, AS07488, immagine soggetta a diritto d’autore
  5. Pablo Picasso (Malaga 1881‐Mougins 1973) Testa di cavallo. Schizzo per Guernica 2 maggio 1937, olio su tela, cm 65 x 92. Collezione del Museo Reina Sofía, Madrid, Legato Picasso, 1981, DE00119, immagine soggetta a diritto d’autore
  6. Pablo Picasso (Malaga 1881‐Mougins 1973) Donna seduta appoggiata sui gomiti (Marie –Thérèse) 8 gennaio 1939, olio su tela, cm 92 x 73. Collezione del Museo Reina Sofía, Madrid, DE01162, immagine soggetta a diritto d’autore