L’edizione 2012 del Rally Dakar partirà dall’Argentina il primo giorno dell’anno, per concludersi poi a Lima dopo una gara che unirà le coste dell’Atlantico a quelle del Pacifico. Una vera vetrina per molti paesi latinoamericani vista l’eco mondiale di questa manifestazione sportiva.

Quello che per molti anni è stato l'appuntamento rallistico che univa l’Europa all’Africa, la Parigi-Dakar, da qualche tempo ha mantenuto solo il nome della città africana, ma ha completamente cambiato continente e percorso, diventando il Rally Dakar. Dal 2009 la corsa si è spostata dunque in Sud America con partenza e arrivo a Buenos Aires, ma quella del prossimo anno porterà i piloti dall’Argentina fino al Perù.

Oltre 9000 km per unire le coste dell'Oceano Atlantico a quelle dell'Oceano Pacifico. 14 giorni di corsa con partenza da Mar del Plata in Argentina, quindi il passaggio in Cile attraversando anche il famoso deserto di Atacama e infine l'arrivo in Perù a Lima dove verrà proclamato il vincitore. Il Direttore del Dakar, Etienne Lavigne, ha dichiarato: "Con l’incursione del Perù arriveremo ancora più lontano nella scoperta di nuove attrazioni, e così la decisione di avere Lima come sede”.

Una vetrina importante per moltissime località latinoamericane dei tre Paesi che vengono attraversati dalla corsa nata nel 1979 e che tradizionalmente portava gli equipaggi nei primi giorni dell'anno nuovo dalla capitale francese fino alle spiagge del Senegal, prima di spostare questa gara al di là dell'oceano e portarla in Sud America.

Il Presidente dell’Istituto Peruviano dello sport, Arturo Woodman ha sottolineato che il Rally Dakar sarà come una vetrina tutto il paese. In Perù si percorreranno 1.300 km in quattro tappe dal 12 gennaio. «Sarà molto importante per il paese, in quanto più di novanta stati seguiranno la gara da tutto il mondo, come è stato per Argentina e Cile», ha concluso Woodman.