Si è inaugurata sabato 30 settembre alle ore 16.30 presso la Bernstein School of Musical Theatre diretta da Shawna Farrell, la mostra permanente dedicata al Maestro Gino Landi, coreografo e regista teatrale e televisivo, scomparso a gennaio di quest’anno.

La mostra è a cura di Alessandro Caria, appassionato e studioso della commedia musicale italiana che ha ricevuto in eredità dal Maestro Landi le locandine di tutti i suoi lavori teatrali, televisivi e cinematografici. Saranno esposte nel foyer della scuola circa 120 locandine dei suoi lavori per gli spettacoli di rivista, musical, opera e operetta, che abbracciano la carriera di Landi dagli anni Cinquanta fino ai giorni nostri.

All’inaugurazione della mostra, gratuita e aperta al pubblico, sarà presente il figlio del Maestro, Luca Gregori, la storica assistente, Cristina Arrò, e l’attore e regista Gianluca Guidi.

Per l’occasione Giampiero Ingrassia è salito sul palco della Sala Sondheim-Anima Teatro della BSMT, per presentare al pubblico ospiti e filmati storici alternati all’esibizione dei BSMT Singers diretti da Vincenzo Li Causi e Shawna Farrell e accompagnati al pianoforte da Maria Galantino.

E’ stata inoltre l’occasione per ascoltare alcuni tra i brani più celebri tratti dalle commedie musicali di cui Landi ha firmato le coreografie, una fra tutte “Aggiungi un posto a tavola”.

Caria ha deciso – in accordo con il figlio del Maestro e la sua storica Assistente – di creare un’esposizione permanente presso la BSMT, la prima Accademia fondata in Italia trent’anni fa leader nella formazione di giovani performer di Musical Theater, per dar seguito al desiderio del Maestro affinché questo materiale, che rappresenta la memoria del suo percorso artistico, non andasse disperso. Con questo allestimento gli allievi potranno restare a contatto quotidianamente con materiale che ha fatto la storia del teatro musicale italiano, per trarre ispirazione e motivazione durante il loro percorso di studi.

Landi iniziò la sua carriera in teatro, per poi collaborare sia con il cinema che la televisione, fino a diventarne uno tra i più celebri registi e coreografi, lavorando fra gli altri con Federico Fellini, Nino Rota ed Ennio Flaiano. In televisione il Maestro Landi seppe trovare, con intelligenza, quel giusto compromesso ed equilibrio tra la cultura ballettistica americana e la rivista nostrana con ironia, gusto e originalità e in ambito teatrale creò un sodalizio con la ditta Garinei&Giovannini per molti spettacoli, tra cui: Alleluja, brava gente, Rugantino, Ciao, Rudy e Aggiungi un posto a tavola. Le sue coreografie erano uno strumento drammaturgico necessario alla storia, cosa rara in un’epoca in cui il linguaggio del musical americano non era ancora parte del tessuto culturale italiano.

Pseudonimo di Luigi Gregori, Gino Landi era nato a Milano il 2 agosto del 1933, aveva 89 anni. Sue le coreografie della "Canzonissima" del 1971 con Raffaella Carrà che rivoluzionò la tv con il balletto "Tuca tuca" in coppia con Enzo Paolo Turchi e di "Milleluci" del 1974, dove fece ballare ancora la Raffa nazionale, questa volta in coppia con Mina e la regia di Antonello Falqui. C'è la sua mano dietro varie edizioni del Festival di Sanremo e il "Fantastico" con Lorella Cuccarini.

Avviato allo studio della danza dai suoi genitori, entrambi artisti di varietà, Landi iniziò come ballerino, passando poi alla coreografia. Fu scoperto da Erminio Macario mentre metteva in scena Bulli e pupe con Fanfulla. Come coreografo firmò il sabato sera degli italiani, da Sanremo al Festivalbar a Fantastico con Pippo Baudo, ma anche a teatro diede vita alle coreografie in collaborazione con il duo Garinei e Giovannini, di spettacoli celebri Alleluja brava gente, Rugantino e Aggiungi un posto a tavola. Nel frattempo Gino Landi era entrato alla Rai con la qualifica di regista (1958) chiamato a realizzare le coreografie per "Buone vacanze" (1959) e per "Giardino d'inverno" (1961), dove fu assistente di Don Lurio per il debutto delle gemelle Kessler.

Tra le innumerevoli regie televisive da lui curate si ricordano quelle di alcune edizioni del Festival di Sanremo, Festivalbar e Partitissima. Per lo spettacolo leggero della Rai è stato il coreografo di trasmissioni popolari come Johnny 7 (1964), La prova del nove (1964), Scala reale (1966) e Partitissima (1967). Ha curato le coreografie di programmi storici come "Studio Uno" del 1961 con Don Lurio, "Dove sta Zazà" del 1973, "Milleluci" del 1974, "Fatti e Fattacci" del 1975. Molti di questi diretti da Antonello Falqui con cui Landi ha lavorato come coreografo per due decenni, prima di intraprendere egli stesso la carriera di regista. Da ricordare il suo lungo sodalizio con Pippo Baudo da "Fantastico 7" (1986) fino ai programmi celebrativi "Buon compleanno TV" (2004) e "150" (2011).

Il mondo del teatro, che lo ha visto nascere e muovere i suoi primi passi, gli ha affidato regia e coreografie di numerosi spettacoli, tra i quali Rugantino e Vacanze Romane e le collaborazioni con Garinei e Giovannini.

Per il Teatro Giuseppe Verdi di Trieste, nel teatro stabile Politeama Rossetti, ha debuttato nel 1970 come coreografo di Al cavallino bianco con Tony Renis, Aldo Fabrizi e Sandro Massimini e nel 1971 con Il fiore di Hawaii di Paul Abraham con Daniela Mazzucato, Sergio Tedesco, Massimini e Gloria Paul; nello stesso anno ha debuttato anche come regista di La vedova allegra sempre con Massimini; nel 1972 ha curato la regia di Cin Ci La con Miranda Martino, Tedesco e Massimini e la coreografia di La principessa della Czarda con Adriana Innocenti ed Elio Pandolfi.

Per il teatro lirico è stato chiamato a realizzare Vivì (1962) e Il barbiere di Siviglia (1989). È stato anche regista di operette e di musical (Can-Can, 1998). Al Teatro Verdi ha messo in scena anche Les Contes d'Hoffmann di Offenbach nella Stagione Lirica 2000/2001.