Qualche decennio fa, percorrendo le strade della provincia di Brescia diretti verso il lago di Iseo, ci si imbatteva soprattutto in capannoni industriali, in fabbriche e fabbrichette come si diceva, dove l’operosa gente della zona contribuiva alla crescita del distretto, della Lombardia e del Paese nel suo insieme. Con il passare degli anni il paesaggio e quello che lo compone sono cambiati radicalmente e con forza. Quella stessa zona così operosa si è come riconvertita seguendo il cammino delle cose. Ma, come si potrebbe sottolineare, è tornata a scoprire le sue radici più antiche e le sue peculiarità. Così, produzione agricola, zootecnia, ed enogastronomia sono divenute segno distintivo di una terra molto particolare che oggi costituisce un punto di riferimento e non solo nazionale, un’eccellenza che fa parlare di sé a livello mondiale.

E proprio seguendo la natura e i suoi ritmi da pochi giorni è iniziata la stagione della vendemmia, quella fatta di lavoro, fatica e anche di grandi premesse per quello che la vite donerà nel prossimo futuro in termini di qualità e di quantità. La vendemmia di quest’anno, come sempre, è partita dai vigneti del versante Sud del Monte Orfano, dove la raccolta di Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Bianco è sempre anticipata rispetto alle zone più centrali, grazie al particolare microclima che le contraddistingue.

La stagione della pandemia non ha fatto dimenticare il corso delle stagioni e le necessità da affrontare. “La campagna 2021 è partita in salita con una piccola gelata ad aprile e si è conclusa con qualche difficoltà con una grandinata a fine luglio, eventi che hanno rallentato anche l’inizio della raccolta e posticipato la vendemmia di circa una settimana rispetto al 2020”. Il commento chiaro e indicativo di Francesco Franzini, vicepresidente del Consorzio Franciacorta con delega proprio alla parte tecnica. “Fortunatamente la qualità delle uve non è stata compromessa da questi eventi e ci aspettiamo una vendemmia, seppur meno ricca dal punto di vista quantitativo rispetto al precedente anno, molto soddisfacente dal punto di vista qualitativo”.

Durante il mese di maggio – così continua il racconto che è di un imprenditore ma che fa comprendere quanto ciò che accade sia legato alla natura e ai suoi eventi - le condizioni metereologiche, caratterizzate da temperature piuttosto miti e piogge (13 giorni di pioggia) abbondanti, concentrate principalmente nelle settimane centrali del mese, hanno senza dubbio mantenuto alta l’allerta per quanto concerne la difesa fitosanitaria per il contenimento degli attacchi patogeni (in particolare di peronospora) che in questa fase del ciclo possono essere particolarmente pericolosi. Un po’ per attenzione e un po’ per una sana dose di fortuna, non sono stati riscontrati però danni significativi.

La fioritura (fine maggio-inizio giugno) e l’allegagione, ossia il passaggio dal fiore al frutto, è avvenuta nella prima settimana di giugno, ed è stata caratterizzata da un andamento meteo non particolarmente favorevole (basse temperature) con il verificarsi di alcuni fenomeni di colatura.

Le piogge molto limitate del mese di giugno e quasi assenti fino alla fine di luglio hanno determinato l’instaurarsi, nei terreni più sciolti, di fenomeni di stress idrico. Ad interrompere tale scenario sono state le forti piogge iniziate il 25 luglio e sfociate in serata in una grandinata molto estesa con danni però solo localmente molto intensi. L’andamento meteorologico delle ultime settimane poi è stato stabile e soleggiato: un toccasana per le uve, che hanno potuto mantenere un ottimo livello fitosanitario.

La stima è di un carico produttivo potenziale inferiore ai 100 quintali per ettaro tale da non permettere la richiesta di attivazione della riserva vendemmiale per il 2021. Seppure dal punto di vista quantitativo la vendemmia 2021 sarà meno ricca di quella precedente, a causa degli eventi naturali che hanno caratterizzato questa stagione, la qualità delle uve non è stata compromessa, e promette ottimi risultati.

Guardando al primo semestre 2021 la Franciacorta segna un trend particolarmente positivo, nonostante le condizioni di restrizioni dei primi mesi previste per l’emergenza Covid, dal mese di marzo 2021 si è aperto un quadrimestre che, se confrontato con il periodo corrispondente del 2020, presenta tassi di crescita decisamente importanti.

In particolare, i mesi di aprile e maggio 2021 presentano una crescita di oltre il 200% rispetto ai medesimi periodi del 2020. Evidentemente, i tassi di crescita rilevati rispetto al solo anno 2020 forniscono una visione parziale dell’andamento di mercato, considerando le peculiarità dell’anno trascorso, il dilagare dell’epidemia di Covid-19 e i conseguenti provvedimenti di contenimento decisi dal governo, che hanno determinato un impatto profondo sull’economia.

Per dare una visione più completa della crescita, va analizzata la variazione rispetto all’anno 2019, in cui non erano presenti fattori esogeni ad influenzare le vendite. Infatti, anche rispetto al primo semestre 2019 le vendite del 2021 risultano essere in crescita, con un tasso positivo del 12%. Risultati che con ottimismo e ragione Silvano Brescianini, Presidente del Consorzio Franciacorta, definisce entusiasmanti. Il mercato e il mondo della ristorazione hanno voluto sostenere la Franciacorta come punto di riferimento per il consumatore che vuole vivere un’esperienza che rappresenta il miglior Made in Italy e che è sinonimo di qualità, cultura e tendenza”. Nonostante la situazione pandemica, poi, anche l’estero mostra segnali di crescita attestandosi al 13,5% del venduto: la Svizzera conferma il proprio primato rappresentando il 22,6% dell’export totale, Stati Uniti e Giappone sono in ripresa sul 2020 nonostante le problematiche che si stanno affrontando nel 2021.

E la Franciacorta, terra del prezioso vino, considerato il più pregiato tra i vini italiani (con riferimento al metodo della rifermentazione in bottiglia con il Metodo Classico) a cui dà il nome, si propone ad esperti, a turisti, ad estimatori e a curiosi come una delle aree più apprezzate dagli enoturisti. Le sue colline sono punteggiate da borghi e castelli, abbazie e ville patrizie, prestigiose cantine e tra questi si snoda la Strada del Franciacorta che prende il via dal centro di Brescia e arriva sulle sponde del Lago d’Iseo. Un motivo particolare ed in più per visitarla, è il Festival in Cantina, in programma nei fine settimana dell’11-12 e del 18-19 settembre. Le cantine partecipanti accolgono gli ospiti con eventi originali e fantasiosi e visite guidate con degustazione.

Sono proposti eventi di richiamo e una ricca offerta di iniziative dedicate all’intrattenimento e all’approfondimento enogastronomico e culturale. Un appuntamento quindi adatto a tutti: dagli enoappassionati, che possono partecipare a degustazioni a tema, agli amanti del buon cibo, che godono delle gustose proposte di ristoratori locali e chef, tra tradizione e innovazione.

Un ampio spazio viene poi dedicato agli sportivi, che possono avventurarsi tra i vigneti e le colline facendo trekking e percorrendo itinerari a piedi o in bicicletta, così come alle famiglie che hanno la possibilità di divertirsi con iniziative ludiche e pic-nic nella natura. Non c’è poi occasione migliore per perdersi tra i molteplici luoghi di interesse storico artistico che costellano la Strada del Franciacorta, dai monasteri ai piccoli musei.

Il 2-3 e il 9-10 ottobre, poi i sapori della Franciacorta tra arte, cibo e vino sono protagonisti di Benvenuto autunno! visite e degustazioni guidate alla scoperta del mondo di Bacco organizzate alla Casa Museo Paolo e Carolina Zani di Cellatica. Si va alla scoperta delle più belle opere della collezione che raccontano il mito dionisiaco: dal dipinto di Giambattista Tiepolo dedicato alle Nozze di Bacco e Arianna all’Allegoria della Terra, pregevole tela di François Boucher appartenuta al re di Francia Luigi XV, passando per i Bacchanalia che animano la candida porcellana di Massimiliano Soldani Benzi (seconda metà del XVIII secolo). Anche il giardino della Casa Museo è popolato di sculture e vasi che eternano la memoria del dio del vino. A conclusione di ogni itinerario guidato, i visitatori possono partecipare a una esclusiva degustazione, condotta da un esperto sommelier AIS, di diverse tipologie di Franciacorta accompagnata da proposte culinarie tipiche della zona.

Un modo particolare di avvinarsi e conoscere tutti gli aspetti che fanno di questo lembo di terra un unicum ed una realtà complessa ma vivace e ancora molto da scoprire!