Una foto di Tazio Secchiaroli ritrae Sophia Loren, nel film La moglie del prete di Dino Risi del 1970, che sfoggia il modello con il tacco. Dustin Hoffman li indossa in una delle sequenze più celebri di Kramer contro Kramer del 1980. Ma sono stati pure ai piedi di John Wayne e Francis Ford Coppola, di Jane Birkin e Leonardo Di Caprio.

Il mocassino con il morsetto (loafer in inglese) nato dalla creatività di Aldo Gucci, nel 1953, festeggia 60 anni. La maison lo celebra con una mostra allestita al museo in piazza della Signoria a Firenze. Un’esposizione, all’interno della sala Loafer, come è stata chiamata in omaggio alla scarpa che ospita, dove spiccano alcuni dei modelli più originali dell’archivio Gucci. Tutto attorno una gallery fotografica con i vip che hanno scelto la calzatura con il morsetto. La mostra, che resterà aperta fino a novembre 2013, vuole essere un omaggio alla scarpa che più di altre esprime l’anima trasformista eppure sempre classica di Gucci. Al secondo piano del palazzo della Mercanzia che, dall’autunno 2010, ospita il museo della doppia G, si ripercorrono sei decenni di storia della moda e di attività di una delle aziende familiari fiorentine che più hanno saputo conquistare il mondo con le loro calzature. Le scarpe Gucci, a partire dagli anni Cinquanta e Sessanta, sono comparse ai piedi degli uomini più influenti e famosi per poi divenire oggetto di culto e di design, oltre che simbolo incontrastato del made in Italy, con l’approdo alla collezione permanente del Metropolitan Museum of Art nel 1985..

“Il mocassino con morsetto ha vissuto molte vite dalla sua creazione 60 anni fa, guadagnandosi un posto importante come elemento chiave sia del guardaroba maschile che di quello femminile. Il motivo col doppio anello e la barra, ripreso dai finimenti equestri, è una fonte infinita d’ ispirazione, diventata un’icona che lega la storia unica di Gucci con la sua attitudine moderna", dice Frida Giannini, Direttore Creativo di Gucci.

La mostra ripercorre questo percorso, attraverso una suggestiva installazione dove si stagliano le calzature di tutti i colori e soprattutto i materiali. Decade dopo decade si assiste all’evoluzione della scarpa e del ruolo sempre nuovo giocato nel mondo della moda e del cinema. Il morsetto è l’unica costante per una calzatura che ha indossato ogni tipo di materiale: vitello, camoscio, vernice, pitone, struzzo, coccodrillo, satin e tessuto – e, spesso e volentieri, è stata abbinata con altri simboli della Maison come il nastro, il bambù e la doppia G. Non mancano i pezzi unici o quelli che, più di altri, dimostrano, senza ombra di dubbio, di appartenere a un preciso periodo storico: dal mocassino con il tacco, per l’appunto indossato anche dalla Loren, al mezzo stivaletto.

Le scarpe delle star appaiono in foto e in alcuni casi, sono presenti in mostra: ci sono i mocassini indossati da Madonna agli Mtv Video Music Awards, e le scarpe che Brad Pitt aveva nel film Fight Club nel 1999, e nell’angolo vintage anni Settanta si possono ammirare le calzature di Jodie Foster quando era ancora una bambina.

Se la mostra sui 60 anni del mocassino con il morsetto può meritare una visita, da non perdere è poi l’esposizione permanente dell’archivio Gucci a cui si affianca una serie di installazioni d’arte contemporanea selezionate con il supporto della Fondazione Pinault.
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