Innovativo, contemporaneo, ambizioso: Yatay No More Plastic è il nuovo progetto nato dalla collaborazione tra il brand di luxury sneakers vegane, Yatay e la fondazione no-profit al servizio dell’oceano, No More Plastic. Insieme hanno realizzato una capsule collection di sneakers per contrastare l’inquinamento della plastica monouso e sensibilizzare, attraverso il supporto di quattro ambassador globali, l’opinione pubblica sulle microplastiche negli oceani.

“È un piacere ed un orgoglio poter presentare questa partnership. Collaborare con No More Plastic su un progetto divertente in termini di creatività, ma assolutamente concreto in termini di impegno verso un cambiamento possibile, è un altro importante passo per rafforzare la nostra mission”, ci spiega Umberto de Marco, giovane fondatore del brand Yatay.

Le microplastiche sono una delle maggiori minacce che incombono su di noi e sugli oceani, ogni volta che camminiamo diventiamo direttamente responsabili della loro diffusione nell’ecosistema. Passo dopo passo le microplastiche evaporano dalle nostre scarpe e vanno a contaminare l’aria che respiriamo. Grazie a pratiche etiche e materiali innovativi, Yatay è riuscita a trovare una soluzione, diventando il primo brand interamente eco-sostenibile, dalla produzione, sempre più all’avanguardia, al prodotto finale: “la sostenibilità comincia con i materiali, per i quali ogni componente è stata sviluppata internamente o ritrovata in ottica ecosostenibile; per realizzare la capsule collection No More Plastic abbiamo voluto evolvere la fodera con un materiale bio, assorbente e traspirante, che trae origine da legno e cereali. Il lato creativo l’abbiamo lasciato alle nostre quattro ambassador Azza Slimene, Helena Christensen, Cindy Bruna e Amelia Windsor”.

Per sottolineare la propria solidarietà alla causa, ognuna delle ambassador ha infatti creato il proprio modello Yatay Irori, personalizzandolo secondo il proprio stile e combinando una palette colori che richiama gli oceani e i fondali marini, alcune più neutre e altre più coralline e colorate. “È come se ognuna di loro avesse raccolto un piccolo ma significativo pezzo di plastica dall’oceano”, ci spiega Umberto, “noi abbiamo proposto le nostre Yatay modello Irori come una tela bianca su cui lasciare dipingere le nostre ambassador con i loro colori preferiti”. Azza si è ispirata all’estate, ai colori del cielo e del mare, realizzando una sneaker divertente e super eclettica, Helena con la scelta delle sue tinte eccentriche ha voluto creare un must have per un look che sicuramente non passerà inosservato, al contrario della classicità dei colori scelti da Cindy, mentre Amelia con il suo modello in black ha optato per un match versatile, elegante ma allo stesso tempo trendy e cool.

Abbiamo chiesto a Cindy di raccontarci la sua esperienza in merito al progetto: “Sono cresciuta nel Sud della Francia, sulle spiagge del Mediterraneo. Ma, per quanto meraviglioso possa sembrare, il Mediterraneo è diventato uno dei mari più inquinati della terra. Ho deciso di prendere parte a questo progetto perché voglio dimostrare che l'industria della moda può ancora fare cose belle senza distruggere il nostro pianeta e i nostri oceani. Sicuramente la parte creativa è stata la più eccitante, durante il processo produttivo ho provato differenti opzioni ma alla fine questo è quello che più riflette il mio mood, amo i colori accesi, lo stile classico, minimal e trendy”. Anche Helena ha prediletto un mix di tonalità eccentriche per la sua sneaker: “Sono un grande amante dei colori, forse a causa della mia eredità peruviana. La mia casa è piena di colori, il mio guardaroba è estremamente colorato, i colori mi rendono felice. Così ho scelto il rosa cipria, il verde menta, il celeste e io il rosso acceso. Mi addolora vedere quanto negli ultimi anni sia diventato inquinato il pianeta, raccolgo sempre spazzatura e in particolare plastica dalle spiagge di tutto il mondo e questo mi rende profondamente frustrata, arrabbiata e anche molto triste. È invece così bello avere le proprie sneakers e allo stesso tempo essere parte attiva per cambiare il mondo in meglio, con un paio di scarpe alla volta”.

Prodotta con materiali elastici e lavabili, ma soprattutto innovativi quali i “bio-polioli”, polimeri estratti da cereali e mais, ogni sneaker Yatay è realizzata a mano nelle Marche, rispettando le antiche tradizioni tramandate di generazione in generazione, assicurando il massimo della qualità, della traspirabilità e il minimo impatto ambientale: “Il materiale della fodera è un capolavoro di tecnologia - ci spiega Umberto - lascia i piedi asciutti e freschi, accarezzandoli con una morbidezza superiore alla seta. È ottenuto dalla raccolta della polpa di alberi, derivata da piantagioni sostenibili al 100%. Le solette hanno dei piccoli puntini scuri che derivano dal processo di riciclo di pneumatici e donano resistenza, sostegno e comfort, aiutando al tempo stesso l'ambiente”. Un prodotto quindi interamente sostenibile che ha pensato anche ad una partecipazione attiva dei propri buyers: “La nostra sostenibilità passa anche nelle mani dei nostri clienti, sulla suola di ogni scarpa è impresso un codice che è la chiave di tutte le iniziative ambientali intraprese da Yatay. Ogni cliente eseguendo il login ed inserendo il codice può scegliere e piantare il proprio albero nella nostra Yatay Forest, seguendone la crescita e l’assorbimento dell’anidride carbonica. Per le vecchie sneakers garantiamo invece, sempre attraverso questo codice, il riciclo con il recupero delle suole e lo smaltimento delle altre componenti”.

Sicuramente l’impegno dell’azienda nell’impiego di materiali sostenibili e cruelty free garantisce il successo del prodotto anche oltre i confini nazionali, dove il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti ha certificato il contenuto bio della sneaker, riconoscendo un impatto ambientale nettamente inferiore rispetto a quello standard. “Vivendo in pieno centro a Milano per me l’inquinamento ha un impatto molto importante che cerco di combattere per lo più utilizzando mezzi elettrici e strizzando sempre più l’occhio a scelte quotidiane healthy, green e sostenibili. Penso che non ci sia bisogno di poche persone che facciano atti straordinari per rendere il mondo un posto migliore, ma delle piccole azioni di tutti. Io cerco ogni giorno ed in ogni momento di tenere questo a mente, in tutto ciò che faccio”.