I giovani di oggi sono nati digitali, scrollando il cellulare, attingendo di tutto e di più dal web, persino i pericoli più nascosti. La pandemia è stata una prova molto dura per loro. Grazie ai social però parlano anche di disagio mentale, come non è stato mai fatto prima. Bisognerebbe che anche gli adulti ne parlassero con più consapevolezza, individuando norme, soluzioni per le cure senza aspettare l'ennesima tragedia.

La chiusura per tanto tempo dentro quattro mura ha reso i giovani, ma anche i meno giovani più fragili, forse più consapevoli, a volte forti di una nuova visione della vita.

L’altra nota positiva emersa è l’innamoramento per la lettura. La tendenza, soprattutto tra i giovani, con la complicità del web, va avanti da un po’ di tempo. Questo trend va raccontato. Era ora che ciò avvenisse. E se ci è voluto un virus per portare alla luce l’amore per i libri, la voglia di raccontarsi, allora va bene anche questo.

Tutto va bene, pur di allontanare i giovani dallo squallore della tv, a volte più rischiosa del web. Allontanarli dal pensiero preconfezionato, dalla celebrazione di falsi miti e falsi profeti, dalle condanne e processi mediatici è forse un modo anche per salvarli, smettendo di giudicarli.

Passione libri

Sempre più giovani si avvicinano alla lettura, questo è un dato di fatto. Molte sono le manifestazioni e gli eventi che li vedono protagonisti. È un’onda da cavalcare, è una ventata d’aria fresca che speriamo non si esaurisca.

La lettura è un potente strumento di conoscenza, riesce a rendere vivo il pensiero, ma soprattutto rende liberi. Fa sì che ognuno di noi diventi creatore di sé e di ciò che pensa. Stimola l’immaginazione.

Molti adulti si domandano come avvicinare i giovani ai libri. Le risposte possono essere diverse. Alcuni ragazzi o adolescenti hanno bisogno di un modello, di qualcuno a cui guardare o solo di stimoli giusti. Leggere le favole ai più piccoli, ad esempio, aiuta a creare quel momento mistico, quasi magico che può rappresentare una forte spinta alla lettura. Vi è, infine, una categoria di ragazzi che spinti dalla curiosità o da letture in classe, prendono un libro in mano, anche se in famiglia gli adulti non danno il buon esempio.

La vera novità però che sta rivoluzionando il mondo dell’editoria sono i booktoker. Si tratta di giovani, che attraverso TikTok leggono libri, creando momenti di condivisione. Fino a poco tempo fa (e per molti lo è ancora), la lettura era una passione da condividere solo con se stessi, introspettiva, solitaria. Oggi, tutto questo cambia, e persino le case editrici guardano a questo fenomeno, come a una fonte da cui prendere ispirazione. Già, perché, i follower rappresentano dei dati da analizzare. Si tratta di informazioni preziose che dicono quale genere letterario spopola, quali sono le tendenze letterarie e così via.

L'esperienza totalizzante della lettura nelle biblioteche scolastiche: #ioleggoperché

Dal 15 giugno 2023 si sono aperte le iscrizioni per l’ottava edizione di #ioleggoperché, iniziativa sociale dell’Associazione Italiana Editori che punta a rafforzare l’abitudine dei ragazzi alla lettura attraverso la donazione di nuovi libri alle biblioteche scolastiche.

L’iniziativa è rivolta alle scuole, ma anche a chiunque voglia contribuire donando un libro alle biblioteche. Infatti, tra il 4 e il 12 novembre 2023 ci si potrà recare nelle librerie aderenti all’iniziativa, acquistare un libro e donarlo ad una scuola iscritta al progetto.

L’esperienza del lockdown ha fatto nascere una nuova forma di lettura condivisa.

Nei mesi della pandemia, infatti, è partita la staffetta letteraria in collaborazione con Più libri più liberi. Autori, autrici e testimonial hanno letto, grazie al web, tante storie. Tra i più seguiti c’erano Luciana Littizzetto, Enrico Galiano, Alessandro Barbaglia, Costanza Savini, Chiara Francini.

Durante le scorse edizioni di #ioleggoperché, l’evento ha rinnovato il patrimonio librario delle biblioteche scolastiche italiane con quasi 2,5 milioni di libri nuovi. Si tratta di una grande conquista, se si pensa che una buona parte delle scuole partecipanti non aveva una biblioteca scolastica al suo interno.

Grazie alla creazione di biblioteche scolastiche, la lettura è diventata un fenomeno da condividere, grazie al quale crescere insieme. Infatti, si tratta di luoghi dove socializzare e apprendere e dove l'integrazione è un'esperienza totalizzante: viene creato uno spazio, nel quale ognuno è parte attiva di ciò che avviene. Libri, studenti, professori sono attori di un'espressione libera e creativa, che persegue obiettivi di arricchimento e accrescimento culturale e sociale.

Cosa leggere?

Questa è una domanda che ci siamo posti tutti. Ognuno di noi ha un genere letterario al quale si sente più vicino. Sperimentare il nuovo è una strada per trovare ciò che più si abbina al nostro modo di essere. Non bisogna poi avere paura di cambiare o ampliare i propri gusti. Un libro che ci piace è anche il libro giusto per quel momento della nostra vita.

Wattpad è il social di chi ama scrivere e leggere. Sulla piattaforma di lettura sociale è possibile pubblicare storie e racconti. Spesso questa nuova formula letteraria ha fatto emergere nuovi talenti come il caso di Rokia.

Con lo pseudonimo di Clarine Jay, Rokia ha iniziato a scrivere su Wattpad nel 2016, raggiungendo milioni di letture. La giovane scrittrice si rifugiava in biblioteca, per sfuggire ad una società crudele che non riusciva ad accoglierla. Scrivere e inventare storie, per lei è stata una salvezza. La ragazza italiana di origine marocchina ha raggiunto il successo con The Truth Untold. A soli sedici anni, le sue storie su Wattpad raggiungevano oltre 9 milioni di letture. Figlia di immigrati che non sapevano leggere né scrivere, Rokia ha saputo raccogliere nel suo primo libro il dolore della perdita e quello della diversità. «Non credevo in me stessa. Venivo bullizzata. Ma quando i lettori hanno iniziato a lasciarmi commenti dicendo che li facevo piangere, allora mi sono rafforzata dentro» ha affermato Rokia in un’intervista su IOdonna.

A volte una storia può cambiarci, perché in fondo abbiamo solo bisogno di un sogno e di qualcuno che creda in noi.