La nostra casa parla delle nostre abitudini, dei nostri gusti e del nostro stile di vita, trasmette la nostra autenticità e il nostro stato d’animo. Se osserviamo i primi disegni di un bambino la casa non manca mai. Esiste un forte legame tra la nostra casa e il nostro modo di essere. La casa è il luogo dei sentimenti e il porto sicuro a fine giornata, prendersene cura significa in qualche modo prendersi cura di sé.

Vivere la propria casa è molto soggettivo: c’è chi presta molta importanza alla cucina o al soggiorno e chi si rifugia più volentieri nello studio o in camera da letto. La casa rappresenta quello spazio fisico intriso di significati simbolici ed emozionali, è il nostro mondo interno e riflette il nostro modo di rapportarci agli altri. Ciascuno di noi ha una propria stanza preferita.

La cucina è, solitamente, la stanza più rappresentativa perché trasmette calore e accoglienza. Ci si immagina a cucinare, a bere una tisana calda o a consumare una cenetta tranquilla a fine giornata. Il salotto richiama alla mente le relazioni, il relax con i nostri familiari e il divano su cui ci si addormenta. Il bagno e la camera da letto richiamano benessere e intimità. La disposizione concreta degli spazi rappresenta i nostri spazi personali, i modi nei quali stabiliamo confini e punti di contatto con l’esterno e con gli altri.

La “casa” è ciò che fornisce riparo, un luogo coperto che va a proteggerci dall’esterno ma che, soprattutto, pone un confine fra un “dentro” e un “fuori”. Pensiamo al diverso messaggio che una casa disordinata o curata nei minimi dettagli possono dare a chi vi entra, al senso di accoglienza che comunicano alcuni ambienti o, al contrario, di freddezza o di confusione che ne esprimono altri. Ognuno ha il suo personale modo di abitare la propria casa, di lasciare traccia di sé e del proprio passaggio o, al contrario, di mantenere un ordine e un riserbo che tengano a freno e sotto controllo aspetti più spontanei e imprevedibili del proprio modo di essere.

I cambiamenti esistenziali che modificano la nostra identità non di rado si riflettono o si accompagnano anche a profonde modificazioni dell’ambiente in cui viviamo. La casa è lo specchio della nostra identità, dice chi siamo stati, chi siamo e chi saremo. Comprare casa significa, per molti, realizzare un sogno e quando ce ne prendiamo cura, la riordiniamo, è un po’ come se ci prendessimo cura di noi stessi. La scelta degli arredi rappresenta molti aspetti della nostra personalità. Un bravo professionista dovrà saper cogliere i tratti della vostra personalità, non proporvi un falso da rivista, una casa che vi rappresenti, vi completi e vi faccia sentire bene, in equilibrio con voi stessi.

La casa è la meravigliosa metafora di noi stessi e del nostro viaggio nella vita. Chiedetevi quale immagine vorreste dare a chi visita la vostra casa? Tutto quel che c’è all’interno della nostra casa racconta la nostra storia e rappresenta chi vogliamo essere, non chi vogliamo diventare. Il desiderio di cambiare casa deriva, spesso, da una voglia di cambiamento. Al contrario, la voglia di non lasciare il proprio “nido” è espressione di paura del distacco.

Un cambiamento che non è mai semplice né indolore. Cambiare casa significa cambiare abitudini, spazi e talvolta anche ritmi di vita. Significa mettersi in gioco perché qualcosa dentro di noi sta mutando. Significa accogliere nuove sfide, emozioni ed opportunità. Cambiare casa può voler dire andare a vivere in un altro quartiere o in un’altra città, trovare nuovi vicini e anche amici. “Un'abitazione non è una casa a meno che non contenga cibo e calore per la mente oltre che per il corpo.”