Sappiamo tutti che in noi si trovano sette chakra principali e moltissimi altri cosiddetti secondari che secondari non sono. Ma io ho una mia teoria ed è che in noi esiste un chakra speciale che è il chakra dell’amore perché noi siamo il centro dell’universo.

È quel chakra che non ha una posizione, che non insiste in nessuna parte del nostro corpo energetico ma è nel nostro esistere e nel nostro essere “Amore” che fa di noi la sede dell’amore che tutto può.

Non appartiene al chakra del cuore come vortice che si trova nella posizione centrale del corpo energetico e non serve a mettere in collegamento i chakra inferiori con quelli superiori. Non interviene sulle nostre capacità affettive e non condiziona la nostra capacità d’amare. È semplicemente quello che ci fa essere Amore anche se, sovente, per accorgerci di esserlo abbiamo bisogno d’incontrare qualcuno che sappia respiraci e ce lo dica.

Chi si occupa di percorsi energetici come operatore olistico sa perfettamente cosa avverte se incontra un essere speciale e quanto speciale è, anche se questo vale per ognuno di noi.

Tutti abbiamo la capacità di “sentire”, di percepire se quell’incontro è con una persona speciale. Lo si sente sulla pelle e non si sa spiegare come, ma l’anima lo sa.

Cosa fare quando s’incontra quello che io chiamo “Sei Amore”?

Lo si deve aiutare a prenderne consapevolezza anche se si rischia di essere fraintesi. Bisogna aiutare ad imparare a respirarsi dentro, di quei respiri che ti danno la sensazione che sei andato in iperventilazione e hai le vertigini. Quelle vertigini che è come essere in alta quota ma di fatto sei in alta quota, sei sulla vetta più alta per vedere te stesso. La stessa cosa avverte chi ti riconosce e ti fa riconoscere dentro la tua stessa vibrazione d’amore.

Non dimenticare che chi ti mette sul piedistallo non mette te ma l’Amore e diventa egli stesso piedistallo e amore. Ha le tue stesse vertigini e per farti percepire che Sei Amore ti guarda dalla sua prospettiva che è la visione paradisiaca che ha di te mentre gode della tua somma bellezza, dell’eccelsa grazia che sprigioni senza ancora accorgerti che sei quel Sacro che chiunque vorrebbe poter incontrare per elevarsi ed elevare.

È chi ti fa vedere che Sei Amore che di fatto diventa il tuo quarto chakra. L’Anahata, il chakra del cuore che assolve a quella funzione di collegamento tra la parte razionale e la tua vera essenza che risiede nel cuore dell’anima, nell’anima del cuore.

È quell’Anahata che in lingua sanscrita significa “non colpito”.

Chi ti riconosce e diventa il tuo piedistallo per far innalzare il tuo “Sei Amore” diviene il tuo chakra del cuore e non può colpirti perché siete due vibrazioni che Dio ha fatto incontrare che non possono scontrarsi ma l’uno diventa la cura per l’altro. Diventa l’elemento di collegamento tra la materia e lo spirito. Tra il corpo e il trascendente.

Quel chakra che pur essendo collegato ai polmoni, alla respirazione ti fa venir meno il respiro per l’emozione, la commozione e ti dona la capacità di entrare in risonanza con la parte più profonda di te.

È chi ti fa respirare mentre ti respira in un flusso e riflusso dove lo scambio non è tra dentro e fuori di te ma da dentro di te e dentro l’altro. Ci si sintonizza per entrare in comunione con le anime. Ci si compenetra a vicenda e si diventa la Vibrazione più alta del Sei Amore.

È dall’incontro con chi ci fa vedere chi siamo veramente che ci si armonizza per entrare in simbiosi con la Vibrazione del Creatore di tutto ciò che “È”.

Chi ci stimola a svegliarci dal letargo ci farà vedere la bellezza che è dentro, nel profondo dell’anima, facendoci scoprire la Deità che è dentro di noi per consegnarci a quella perfetta consapevolezza che se ci ha visto come Sei Amore è perché lo siamo.

Quando incontri chi può essere quel quarto chakra dentro il tuo essere, il chakra dell’amore molla le resistenze, elimina l’auto boicottaggio devi solo, come scriveva Carlos Castaneda, esaminare ogni via con accuratezza e ponderazione. Provarla tutte le volte che lo ritieni necessario. Quindi poni a te stesso, a te soltanto, una domanda… questa via ha un cuore? Se lo ha, la via è buona. Se non lo ha non serve a niente.

Ma se ha un cuore e senti tra un battito e l’altro del tuo cuore che dentro di te si sveglia qualcosa, indipendentemente da ciò in cui tu credi è l’anima che ti ha fatto incontrare chi saprà aiutarti a svegliarti. Inizierai a percepire quel linguaggio prima sconosciuto e profondo che è il parlare con la tua anima, lo scoprire che appartieni all’Amore Divino che ti rende sempre più consapevole della Presenza Suprema che sei in questo mondo.

Lascia che la tua vibrazione più alta venga posta sul piedistallo perché significa aprirsi alla verità suprema, alla guarigione per poi guarire gli altri, ad uscire dall’ipocondria, alla certezza che chi ti ha visto come il “Sei Amore” non vuole plasmarti per averti vicino. Vuole semplicemente risvegliare la Deità che è in te e dopo averla risvegliata, attraverso l’aver compiuto il Servizio Devozionale ai tuoi piedi di Loto sul piano dello Spirito, avrà egli stesso imparato ad amare. Insieme distanti e distinti saprete abbracciare la Scintilla Divina ed essere consapevoli che quella Scintilla Divina siete voi.

È necessaria un’alba rosa, un tramonto infuocato che scende nel profondo del mare per baciarlo e, infine, per citare il Sommo Poeta, “…uscir a riveder le stelle” per iniziare così il nuovo cammino di luce verso la meta dentro se stessi e scoprire di essere il Sei Amore… anzi, di più!