Tiziana Moschetti
Collabora con Meer da giugno 2023
Tiziana Moschetti

Fin da piccola ho avuto un forte legame con le parole.
Parole da apprendere, da elaborare, da sudare, da trasporre, da rendere. E a cui essere riconoscente, perché mi hanno sempre fatto compagnia.

Dopo gli studi di lingue e di antropologia, mi sono rinchiusa nel nido e ho iniziato prima a scrivere parole mie, poi a correggere e tradurre parole di altri, poi entrambe.

Negli anni l’orizzonte si è allargato oltre le parole, conferendovi lo spessore e i sensi dell’esperienza, dei viaggi, delle scoperte, così da aggiungere visione, incanto e profondità a ciò che avrei potuto dire, scrivere e pensare.

Ma ha aggiunto anche una costante sensazione di rammarico.

L'apparente senso di molteplicità, di versatilità, scaturito da uno sguardo che ama tante cose, che esplora tanti territori diversi, è in realtà una voce contraddittoria, una finta pienezza. È la sensazione di non trovare mai un punto d'appoggio, una certezza. È la tragedia di non saper scegliere, di amare tanto, troppo e disordinatamente. Ma con immutato entusiasmo, e con uno sguardo sempre teso alla sorpresa e alla meraviglia. La capacità di incantarmi, ancora e per sempre.

Oggi posso finalmente elencare dei punti fermi, che sono la mia fragile fierezza e il mio bagaglio. Amo scrivere, amo fotografare, amo il cinema, amo la musica, amo viaggiare, amo l'arte, amo le parole con cui lavoro, amo perdermi nella rete, amo la complessità e la bellezza del mondo, soprattutto là a Oriente, tra i templi millenari e le avanguardie del Giappone, il Paese che più di ogni altro mi ha toccato dentro e dimostrato che il senso di appartenenza può nascere improvvisamente, da adulti, nel pieno dell’altrove.

E con ognuno di questi amori, non avendo la capacità e il coraggio di scegliere, vivo le mie incerte, smaniose, felici ore.

E a proposito di ore, negli anni ho cercato sempre più di prendermi cura del tempo, un dono che ci è stato concesso ma che non possiamo possedere. Ogni attimo può essere risorsa, ma non necessariamente azione. Anzi, prendersi del tempo anche solo per guardare la luce dorata che attraversa una finestra è conferire al tempo il suo valore più grande.

Oggi lavoro come editor e traduttrice da francese e inglese per diverse agenzie, scrivo articoli, long form, presentazioni e post per siti web e aziende e sono membro dell’International Association of Professional Writers & Editors. Quella con Meer è la mia prima collaborazione con una rivista: un incrocio bellissimo tra le mie parole private, la cura del tempo e l’ampio orizzonte del mondo.

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