L’ayurveda sostiene che “noi siamo ciò che mangiamo”, ma non solo come risultato sul piano fisico, vedremo in questa seconda parte quali sono gli effetti del cibo sulla nostra mente, sulle nostre emozioni, la nostra energia e di conseguenza le nostre azioni.

Vata, Pitta e Kapha sono i Dosha corporei, Sattva, Rajas e Tamas quelli mentali. La mente quindi è di tre tipi, Sattva=pura e chiara, Rajas=passionale e rossa, Tamas=indolente e scura.

SATTVA: è stabilità, risveglio e luce; non è il bene assoluto, ma la risposta bilanciata, discriminante tra ciò che è utile e non utile, non è di giudizio tra bene e male (che derivano dai condizionamenti mentali, dalla morale, dai sensi, dall’ego) ma è la qualità dello spirito, pura, testimone, ciò che guarda con consapevolezza, lo sguardo coscienziale. Crea la chiarezza con cui si può percepire la verità delle cose, dona luce, concentrazione e devozione. Sattva è l’equilibrio di Rajas e Tamas. Il puro Sattva non condanna Rajas e Tamas ma comprende il loro posto nell’armonia cosmica.

RAJAS: è movimento disordinato in generale, una sorta di dinamismo dispersivo, avvia il movimento ma non la direzione, porta la mente sempre nel futuro, facilmente genera ansia. Dà valore per qualsiasi cosa accada a se stesso. Da Rajas viene la falsa idea del mondo esterno percepito come reale il che provoca la ricerca della felicità all’esterno. Crea desiderio, distorsione, turbolenza e turbamento emotivo. I sensi sono sempre in movimento e cercano vari oggetti, proiettati all’esterno appunto fuori da sé e dal proprio centro.

TAMAS: Tamas significa “vecchio” è staticità, inerzia, materialità, oscurità; è l’ignoranza che offusca la nostra vera natura e indebolisce il potere della percezione. Crea l’idea di un ego o un sé separato, per cui ci sentiamo soli e isolati. Il Tamas prevale nella coscienza che s'identifica con il corpo fisico che è limitato. Fino a che l’identità e il senso di benessere rimangono soprattutto sul piano fisico rimarremo nell’oscurità del Tamas, il comportamento di cui non siamo coscienti, che gli altri vedono e noi no. Tamas è l’energia nella mente che oscura qualcosa, ma è anche statica e quindi tende a riportarci al passato. Tamas è anche quello che deteriora e quindi distrugge ma che però quindi in questo modo permette la rinascita.

Tutto il cibo dunque è identificato anche secondo le tipologie chiamate Sattvico, Rajasico e Tamasico. La prima tipologia di cibo, Sattvico, è quello più puro, che consente all’uomo di raggiungere i livelli più elevati di esperienza, poiché essendo perfettamente adeguato al sistema non produce alcun disturbo. Al contrario, le altre due tipologie, Rajasico e Tamasico disturbano il sistema e lo rendono rispettivamente iperattivo o ipoattivo.

La dieta ideale quindi dovrebbe essere costituita da una prevalenza di cibi Sattvici unitamente ad una alimentazione adatta alla propria costituzione ed al momento, inteso come stagione esterna ma anche stagione e momento specifico della propria vita. In pratica una moderata quantità di cibi Rajasici e Tamasici talvolta può essere “funzionale” per mantenere una vita attiva in questa società, nell’eventualità, poco poco, ogni tanto, moderazione e di qualità.

Caratteristiche degli alimenti secondo i Veda, qualità da preferire (in linea generale!)

Prima qualità: Sattvico

Il cibo Sattvico dà forza, gioia, purezza, salute, calma. È il cibo nella prima forma che assume alla creazione; è un alimento semplice, naturale-integro, cresciuto naturalmente senza concimi e pesticidi, fresco e consumato appena raccolto, preparato e cotto brevemente in modo semplice e mangiato al momento. Contiene tutti e 6 i sapori (dolce, salato, pungente, astringente, amaro, aspro), è dolce, digeribile, leggero, oleoso. Sono Sattvici gli alimenti nostrani (dove viviamo) di stagione come frutta fresca e matura, verdure fresche, i cereali, ghee, legumi, miele, frutta secca come noci e mandorle, semi, spezie delicate, erbe aromatiche fresche. L’alimentazione quotidiana dovrebbe essere al 60-80% Sattvica. Alimentarsi in modo ayurvedico ed in particolare Sattvico significa alimentarsi in modo consapevole. Attenzione!!! L’atteggiamento mentale è fondamentale! Vedi articolo precedente Ayurveda e alimentazione. La saggezza nel cibo, nutrirsi con consapevolezza. Anche un cibo Sattvico se preparato da uno stato psico emotivo tossico, imprecando, preparato in “fretta”, congelato e scongelato al microonde, può trasformarsi in un cibo scadente o con una scarsa energia; il cibo preparato con serenità e amore non solo trasmetterà le sue sostanze nutritive, ma anche una buona energia positiva.

Seconda qualità: Rajasico

Il cibo Rajasico è quello con un sapore (Rasa), acido e pungente, stimolante ed eccitante. Non è adatto a tutti, il suo effetto attivante può alterare particolarmente Vata, già dinamico e iperattivo e Pitta scatenando iperacidità. Consumato con moderazione può trarne giovamento Kapha, solitamente letargico. Sono Rajasici gli alimenti come spezie molto piccanti, caffè, tè, cioccolata, alcolici, frutti e formaggi acidi, verdure sottaceto, aceto, yogurt, conserve fermentate, cibi acidi in genere, sale, pane e dolci lievitati, i lieviti. Con moderazione e di qualità i cibi Rajasici acuiscono i sensi e la capacità di affermarsi, ma in eccesso favoriscono anche l’ira, la gelosia e l’egocentrismo (+Vata+Pitta). L’alimentazione quotidiana di qualità Rajasica non dovrebbe superare il 30%.

Terza qualità: Tamasico

Sono prevalentemente cibo Tamasico i piatti pronti preparati industrialmente, i prodotti light, dolci contenenti zucchero e grassi raffinati, carni rosse e grasse, salumi, pesce (tranne pochissimi), uova, formaggi stagionati, cibi conservati, arrosti, fritti, cibo alla griglia o affumicati, raffermi, manipolati chimicamente o geneticamente, surgelati, fast-food. Sono Tamasici anche gli alimenti manipolati geneticamente o trattati chimicamente, le bevande a gradazione alcolica elevata, le droghe, i farmaci e gli integratori alimentari chimici. Secondo l’Ayurveda, Tamas causa pigrizia, indifferenza nei confronti dalla propria salute, autodistruzione, aggressività, confusione mentale, mancanza di determinazione; chi ha cuore la propria salute dovrebbe eliminare o ridurre al minimo questo tipo di cibo e non superare il 10% del consumo totale giornaliero.

La conoscenza rende liberi, liberi di scegliere. Possiamo quindi scegliere come alimentarci, quali emozioni, pensieri, emozioni nutrire e di conseguenza essere registi delle nostre azioni consapevoli dei risultati che possiamo ottenere. Un pasto per volta, pasto dopo pasto.

Nei prossimi articoli andremo ad integrare nuove informazioni che ci consentiranno di conoscere e riconoscere, ancora meglio, la qualità energetica degli alimenti che scegliamo per nutrirci, con la finalità di acquisire maggior consapevolezza affinché sempre più il cibo sia la nostra medicina e la nostra medicina sia il cibo.

Conosceremo le cinque chiavi che fornisce l’Ayurveda per comprendere i cibi che utilizziamo e la loro azione sul nostro corpo:
- RASA, i sapori
- GUNA, le qualità
- VIRYA, l’energia e la potenza
- VIPAKA, l’effetto post digestivo
- PRABHAVA, l’effetto particolare

Un passo per volta, passo dopo passo.
Love and gratitude.

Namastè.