È uno dei primissimi tentativi di portare l’intelligenza artificiale nell’arte figurativa della moda: i corpi umani e quello che indossano vengono riconosciuti e trasformati attraverso una macchina elettronica per ricreare un fluire organico ed irripetibile delle immagini.

Vera, una delle tre sorelle Giusti, ci racconta dell’innovativo progetto visivo, creato dal videografo Alberto Maria Colombo in occasione della Spring-Summer AGL Collection 2021: “Eravamo alla ricerca di un artista contemporaneo, innovativo, che rispecchiasse l’estetica moderna e raffinata delle nostre collezioni ed avesse la nostra stessa sensibilità artistica. Il progetto di Alberto Maria Colombo ci ha immediatamente conquistate”.

Usando un sistema tecnologicamente avanzato e sperimentale come l’Intelligenza Artificiale dell’algoritmo GAN, General Adversarial Network, è stato possibile creare un progetto contemporaneo, innovativo che ben rispecchia l’estetica raffinata e moderna della collezione AGL.

“Estetica suona come etica - afferma Vera - non può esserci l’una senza l’altra, questo per noi si traduce sia in un rispetto delle materie prime che usiamo senza sprechi, come nell’uso dell’energia solare che adoperiamo per alimentare la produzione del nostro stabilimento di Montegranaro, sia in un etico rispetto nei confronti dei nostri clienti ai quali abbiamo voluto regalare una collezione extra in termini di numeri e creatività”.

Un processo creativo che abbraccia l’essenziale, insieme ad un sensibile equilibrio tra praticità e femminilità, che rispecchia l’indole della donna cosmopolita AGL, attenta all’estetica e al comfort, alla qualità del fatto in Italia. Ed è proprio grazie alla scrupolosa attenzione ai dettagli e alla scelta di materiali di alta qualità, che le sorelle Giusti riescono sempre a proporre creazioni contemporanee e innovative, senza tempo.

Abbiamo chiesto al videografo Alberto Maria Colombo come è nata questa collaborazione con le sorelle Giusti: “Era già da più di un anno che sperimentavo nuove tecnologie per ampliare il raggio d’azione della professione del fotografo tradizionale. L’avvento della pandemia Covid-19 ha obbligato tutti noi creativi nel campo visivo e commerciale ad evolverci ed adeguarci velocemente a lavorare in maniera nuova, creando immagini sempre coinvolgenti e interessanti, nonostante la distanza e la mancanza di interazione umana. Dopo molti anni in cui la fotografia di moda ci ha fornito solamente copie e ripetizioni di lavori già visti e già fatti, finalmente ho avuto l’occasione di sperimentare e creare da zero un mondo ed un’estetica nuova. Grazie alle sorelle Giusti e al loro coraggio di investire in un progetto così imprevedibile, sono riuscito a portare l’intelligenza artificiale in un contesto di campagna pubblicitaria. Posso vantarmi di aver pubblicato il primo fashion video mai fatto con l’intelligenza artificiale, il quale infatti porta il titolo Thought Experiments”.

La realizzazione del video consiste nell’insegnare ad un computer a riconoscere degli elementi visivi tramite migliaia di fotogrammi, facendogli distinguere diverse forme, composizioni e colori. Una volta che la macchina ha appreso le immagini, le si chiede di riprodurre a modo suo quello che ha visto. “Il ruolo e potenziale del GAN, come altri nuovi metodi che si possono ottenere tramite tecnologie sempre più intelligenti e sofisticate, è quello di diventare un vero e proprio attrezzo per l’artista - ci spiega Alberto - se si guarda la storia dell’arte, i soggetti sono pressoché sempre gli stessi: figura umana, paesaggio, oggetti o natura morta, e pensiero astratto. Le grandi evoluzioni e rivoluzioni artistiche sono sempre state accompagnate, se non addirittura spinte, da evoluzioni e rivoluzioni tecnologiche. L’artista non inventa l’attrezzo con cui creare, ma sfrutta il mondo che lo circonda per creare un’immagine sempre contemporanea a se stesso. In un mondo sempre più digitale, dove la barriera tra umano e artificiale diventa costantemente più inesistente, l’approccio all’intelligenza artificiale è automatico e naturale, come unico modo per progredire in nuovi territori estetici ancora inesplorati. Il GAN non è un artista indipendente, non sostituirà il ruolo umano nel processo creativo ma è un ottimo attrezzo per scoprire nuove possibilità artistiche”.

Per le calzature della collezione AGL Primavera-Estate, il saper accostare strumenti digitali a strumenti tradizionali, tagli geometrici a materiali raffinati come morbida nappa, tulle e pelle, è infatti indice stesso di creatività: “Crediamo fortemente che la creatività digitale sia l’estensione tecnologica della creatività umana. Noi stesse cerchiamo di esprimere la nostra creatività mixando strumenti tradizionali e digitali, per vedere le nostre creazioni realizzate manualmente su un prototipo, ma poi prendere vita partendo da una proiezione digitale del nostro disegno”.

La ricerca di un nuovo minimalismo della moda conduce ad un interessante mescolanza di colori e giochi materici, dove spiccano linee essenziali ma anche vere e proprie sculture, morbidi intrecci e reti di pelle: “Nuova visione si traduce, nella collezione AGL Primavera-Estate 2021 in una nuova estetica personale condivisa con donne come noi, proiettate verso un futuro carico di positività ed energia”.