Si è tenuta venerdì 21 agosto, come ogni anno accade, la settima edizione della Serata Medievale di Pergola, in provincia di Pesaro-Urbino. Un grandissimo successo ha coronato la rievocazione storica dell'arrivo in città delle spoglie dei Santi Secondo, Agabito e Giustina. Questa edizione di grande successo ha visto la presenza di migliaia di turisti e visitatori provenienti da ogni parte d'Italia e d'Europa, oltre che di molti gruppi storici arrivati da tutta la penisola e persino dell'amministrazione di Siena, che ha tenuto a presenziare e rendere omaggio all'evento.

La rievocazione si è aperta nel pomeriggio con la partenza del corteo storico dal palazzo del Comune: nobili, dame, cavalieri accompagnati dai vari gruppi storici hanno raggiunto il duomo di Pergola, seguendo le spoglie dei Santi trasportate su un carro trainato da buoi sino allo stesso, ove poi è stata celebrata la Santa Messa. Al termine, hanno preso vita per le vie cittadine gli spettacoli itineranti di falconeria, dei balestrieri, i combattimenti e gli sbandieratori, fino a sera quando sono state predisposte le varie taverne e locande per la degustazione delle cene medievali.

La storia appartiene a un'antichissima tradizione che risale all'incirca al XIII secolo, e narra la vicenda di Secondo, giovane romano convertitosi al Cristianesimo, che per scampare alle persecuzioni fuggì in Umbria trovando rifugio a Gubbio presso la casa di una donna cristiana e religiosissima, Eudossia. Successivamente scoperto, Secondo fu condotto a Spoleto dal console romano Dionisio che gli intimò di rinnegare la fede cristiana infliggendogli sofferenze indicibili, ma non riuscendo a vincere la sua fermezza, lo imprigionò torturandolo ripetutamente prima di condannarlo a morte facendolo condurre in Amelia, ove fu gettato nel Tevere con una macina da mulino legata al collo così grande da essere portata da numerosi uomini. Sulla via del ritorno, il gruppo di carnefici venne attaccato dagli orsi, e solo una parte di loro riuscì a salvarsi, seppur ferita gravemente. I sopravvissuti in seguito si convertirono, facendosi battezzare. Qualche giorno più tardi, il corpo del martire fu trovato integro da un pescatore, che lo nascose sotto un grande albero per poi seppellirlo avvolto in un lenzuolo di lino nel territorio del distretto della città di Gubbio, chiamato Monte Vecchio di Serra di Sant'Onda (l'attuale Serra Sant'Abbondio). Nello stesso anno, nel 303, accanto a San Secondo furono sepolte anche le spoglie mortali di Agabito e Giustina, figli dell'allora Re di Spagna.

La memoria dei martiri si perse sino al papato di Papa Alessandro IV (1240-1261), quando nelle vicinanze del luogo di sepoltura dei Santi si verificano fatti prodigiosi: a quel tempo si narrava che persino gli animali impiegati nel lavoro dei campi si inchinassero in segno di reverenza davanti al luogo. Quando la popolazione scoprì il sepolcro dei martiri, nacque un profondo conflitto tra Eugubini (Gubbio), Cagliesi (Cagli) e Pergolesi (Pergola), poiché ognuno rivendicava i corpi dei Santi. Stanco dell'interminabile discordia, il Vescovo di Gubbio dopo interminabili giorni di preghiera e di raccoglimento presso Dio, decise di porre le spoglie mortali dei Santi su un carro trainato da buoi, che senza alcuna esitazione presero la via di Pergola senza soste e senza deviazioni arrivando in città e fermandosi tra lo stupore generale solo davanti alla chiesa di Sant'Agostino, oggi Duomo di Pergola, ove le spoglie sono tutt'ora custodite.

Questa è solo una delle meravigliose rievocazioni storiche ricche di fascino e di tradizione, legate al territorio delle Marche e della provincia di Pesaro-Urbino, ad essere diventata parte integrante del patrimonio culturale di un territorio ricco di magia.