... Non è affatto difficile – caro lettore – reperire notizie su Alexandre Dumas. Lo scrittore è talmente famoso che basta digitare il proprio nome su internet per essere bombardati da un vagone di notizie sul suo conto...

Io: Manca solo il suo gruppo sanguigno!
Tu: L’inizio promette bene!
Io: E della fine invece che mi dici?
Tu: Come della fine?
Io: Io per capire se un libro è un buon libro, leggo prima l’inizio e per ultimo la fine!
Tu: Senza leggere la trama?
Io: Di sfuggita!
Tu: Perché?
Io: La trama non la scrive mica lo scrittore!
Tu: Ma che c’entra?
Io: Non assaggiò un piatto di pasta leggendo la ricetta!
Tu: Non ti seguo!
Io: Leggendo la trama puoi capire solo cosa mangi e non come è cucinato quello che mangi!
Tu: Ok allora, leggiamo anche la fine!
Io: 45!

... Perciò – caro lettore – concludo questa biografia, domandandoti quanto emerge dalle righe del libro stesso. Si può riconoscere il confine che separa la notizia vera dalla fake news? Si può stabilire il limite che separa la verità della realtà dalla leggenda metropolitana? Certo che si può. In che modo? Sviluppando le due qualità più tipicamente umane: razionalità e l’immaginazione. Come riuscirvi? Calando tutte le carte da gioco sul tavolo mentale e guardarle al di sopra dei propri pregiudizi...

Tu: Convinto, lo compro!
Io: Prima dovrò pubblicarlo!
Tu: Un’anteprima me la daresti?
Io: Solo perché sei tu!
Tu: Pagina?
Io: 3!

... Adesso – caro lettore – voglio raccontarti la storia di Alexandre Dumas, ma voglio farlo puntualizzando prima di tutto una cosa: quando si legge un libro e come viaggiare nel tempo...

Tu: Viaggiare nel tempo?
Io: Già!
Tu: Spiegati meglio!
Io: Devi guardare il libro come a un Tomtom!
Tu: A un Tomtom?
Io: Uno strumento che ti permette di andare in un tempo che non conosci!
Tu: Ah, in quel senso là!
Io: Beh, il paragone non fa una piega!
Tu: Quindi per il Tomtom a che pagina?
Io: 5!

... Alexandre Dumas – caro lettore – nacque il 24 luglio del 1802 a Villers-Cotterets, una piccola cittadina situata nella regione dell’Alta Francia. A solo tre anni e mezzo perse il padre (un ex-generale) che morì a causa di un cancro...

Tu: Perciò crebbe solo con la madre?
Io: Già. Per la precisione, Marie-Louise Elisabeth Labouret!
Tu: E che faceva nella vita?
Io: Gestiva un piccolo spaccio di tabacchi!

... E quindi data la penuria economica, i suoi studi non poterono essere molto approfonditi e ben presto, cominciò a lavorare nell’albergo del nonno materno: Charles Labouret....

Tu: Dove?
Io: A Soissons, un villaggio lì vicino!
Tu: Con quali mansioni?
Io: Lavorava in cucina!
Tu: E come che divenne uno scrittore e non un cuoco?
Io: Fin da piccolo, manifestò uno spiccato interesse per la letteratura!
Tu: Letteratura? Di che genere?
Io: Pagina 8!

... di ogni genere: storia; narrativa; saggistica; drammaturgia. Per fartela breve – caro lettore – era attratto irrefrenabilmente da ogni libro su cui potesse poggiare gli occhi...

Io: In seguito, all’età di 19 anni si trasferì a Parigi!
Tu: Nel 1823, perciò?
Io: Sì, qui intraprese gli studi di legge!
Tu: Per cui diventò avvocato?
Io: No, non terminò nemmeno gli studi!
Tu: E perché?
Io: Prima di laurearsi fu assunto dal duca d’Orleans come copista!
Tu: Chi?
Io: Dal duca d’Orleans. Il futuro re Luigi Filippo!
Tu: Lo stesso re del ''Il Conte di Montecristo''?
Io: Esatto. Lo stesso che spodestò Napoleone!
Tu: Interessante!
Io: Pagina 10!

... Nel 1824 Dumas ebbe una relazione con la sua vicina di pianerottolo, una sarta: Catherine Labay. Da essa ebbe un figlio (il suo omonimo) e in quegli anni iniziò a farsi notare in campo letterario...

Io: Scrisse molti testi teatrali e li propose ad impresari e grandi attori dell’epoca!
Tu: Ebbe successo?
Io: Discreto!
Tu: Che vuol dire discreto?
Io: Oggi risulterebbero un tantino esagerati!
Tu: Capisco!
Io: ''Enrico III e la sua corte'' e ''Christine''!

... Nel 1831 fu la volta del dramma storico ''Napoleone Bonaparte'' in cui descriveva la figura leggendaria del condottiero. Inoltre, durante quello stesso anno uscì un altro suo dramma e stavolta fu un dramma romantico, nella quale sviscerava i temi che si contrappongono al tradimento e all’onore, all’adulterio e alla lealtà...

Io: Con il dramma intitolato ''Anthony''!
Tu: Ma quando cominciò a scrivere romanzi storici?
Io: Negli anni successivi, quando conobbe Auguste Maquet con la quale...
Tu: ...produsse le sue opere più famose!

... ''I tre moschettieri'', ''Il conte di Montecristo' e ''La regina Margot''. Tutti è tre riscossero un successo enorme e senza ombra di dubbio...

Io: Dumas era abilissimo nel creare colpi di scena!
Tu: E come riusciva a tenere tutti con il fiato sospeso?
Io: Escogitò molte tecniche per creare l’attesa!

... In successione furono pubblicati altri romanzi ''Vent’anni dopo'' del 1845 e ''Il visconte di Bragelonne'' del 1847. Nel 1843, inoltre, Dumas sposò l’attrice Marguerite Ferrand (in arte Ida Ferrier) ma la coppia non sembrava affatto legata, poiché vivevano come se non fossero legati da nessun vincolo e ognuno faceva la propria vita senza tener conto dell’altro...

Tu: Il matrimonio con quell’attrice... forse era una di quelle tecniche per creare suspense!
Io: In che senso?
Tu: Un escamotage dello scrittore!
Io: Per ottenere cosa?
Tu: Per mantenere viva l’attenzione del pubblico su di lui!
Io: Mettere in scena un finto matrimonio?
Tu: Un Fabrizio Corona dei giorni nostri!
Io: Un modo per rimanere sempre al centro dell’attenzione!
Tu: Perché no!

... E con l’arrivo del successo, però, Dumas iniziò a condurre una vita al di sopra delle proprie possibilità economiche...

Io: Piena di eccessi e di eccentricità!
Tu: Tipo?
Io: Nel 1844 acquistò un terreno a Marly-le-roi, nei pressi di Parigi in cui fece costruire un castello!
Tu: Un castello?
Io: Lo stesso del ''Il Conte di Montecristo''!
Tu: Insomma aveva le mani bucate!
Io: Idealizzava troppo la vita e viveva celebrando il passato!
Tu: E come finì?
Io: Dovette venderle il castello all’asta!

... Inoltre tra il 1846 e 1847 fece costruire un proprio teatro che inaugurò con il nome Théâtre-Historique...

Tu: Teatro Storico?
Io: Già, dove vi furono rappresentate le più famose opere teatrali del passato!
Tu: Considerando il tipo d’uomo non mi stupisce per niente!
Io: Shakespeare; Goethe; Calderòn de la Barca; Shiller!
Tu: E ci fu un lieto fine?
Io: Non direi, dopo tre anni il teatro fallì!

... Nel 1851, braccato da più di 150 creditori, fuggì in Belgio. Nel 1854 (risolti i problemi finanziari) ritornò a Parigi. Dal 1858 al 1859 girò la Russia in lungo e in largo e durante il viaggio tenne un diario in cui raccontò tutte quelle vicissitudini...

Io: Che poi pubblicò in un volume!
Tu: E che vi scrisse?
Io: Dedicò molto spazio al conflitto russo-ceceno!

... Nel 1860 progettò un altro viaggio ed iniziò la crociera dal Mediterraneo, ma quando seppe che poteva incontrare Garibaldi raggiungendolo per mare, interruppe il suo viaggio...

Io: Garibaldi stava preparando la spedizione dei Mille!
Tu: E riuscì a conoscerlo?
Io: Sì, infatti, diede un bel contributo economico alla causa di Garibaldi!
Tu: Un contributo?
Io: Con i soldi messi da parte per il suo viaggio...

... Dumas fornì a Garibaldi: armi; munizioni; camicie rosse. Inoltre, fu testimone oculare della ''Battaglia di Calatafimi'' descrivendone l’episodio nei ''I garibaldini'' opera pubblicata nel 1861. Nel 1862 aderì perfino a una loggia massonica napoletana (Fede Italica) e Garibaldi lo nominò anche sovraintendente delle belle arti e direttore degli scavi di Pompei. Inoltre, fondò e diresse il giornale garibaldino ''l’Indipendente'' ma nel 1864 abbandonò tutte le cariche...

Tu: Si dimise?
Io: Sì, i napoletani mal digerivano che cariche tanto prestigiose fossero affidate a uno straniero.
Tu: Capisco!
Io: E stanco dei malumori napoletani preferì dimettersi e tornarsene a Parigi!
Tu: E di quell’esperienza rimase traccia?

... Nel corso del suo soggiorno a Napoli, Dumas ebbe modo di conoscere a fondo la città e la descrisse in modo lodevole con due romanzi "La Sanfelice" e "Le Confessioni di una Favorita". La peculiarità di queste opere è che hanno per oggetto la stessa epoca mettendo in scena gli stessi personaggi...

Tu: Stesse situazioni, ma prospettive diverse?
Io: Esattamente!

… Dal 1865 al 1867 lo scrittore viaggiò attraverso l’Austria, l’Ungheria, l’Italia e la Germania e infine, nel settembre del 1870, dopo una malattia vascolare che lo lasciò semiparalizzato, si trasferì nella villa del figlio omonimo a Puys vicino a Dieppe...

Io: Dove morì il 6 dicembre di quell’anno!
Tu: Insomma, una vita piena di avventure!
Io: Puoi dirlo forte. Prima di morire iniziò anche la stesura di un altro romanzo!
Tu: E rimase incompiuto?
Io: Già!
Tu: Di che parlava?
Io: Era ambientato nell’epoca napoleonica!
Tu: Un altro romanzo storico, perciò?
Io: Aveva preparato anche il titolo ''Il cavaliere di Sainte-Hermine''!

Nel 2002 le sue spoglie furono spostate al Panthéon di Parigi, contravvenendo alle sue volontà di rimanere nel cimitero di Villers-Cotterets...

Io: La cittadina dove nacque!
Tu: C’è un motivo?
Io: Voleva finire la vita dove l’aveva iniziata e a riguardo diceva...

... Voglio rientrare nella notte dell’avvenire nello stesso luogo dal quale sono uscito dalla vita del passato, in quell’affascinante cimitero che ha più l’aria di un’aiuola fiorita dove fare giocare i bambini che di un posto per far dormire i cadaveri.

Leggi anche la Prima parte, la Seconda parte e la Terza parte.