Marialaura Giandomenico
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Marialaura Giandomenico

Dopo una formazione classica nella storica città di Fermo, decide di spostarsi e trasferirsi a Roma per intraprendere gli studi prima in Scienze Archeologiche poi in Archeologia, presso l’università “La Sapienza” di Roma, conclusi rispettivamente con la tesi triennale dal titolo Le ornatrices nella documentazione epigrafica di Roma: schiave e liberte nell’entourage della matrona romana, e quella magistrale Epigrafia e Storytelling museale.

Negli anni universitari svolge una serie di attività formative, tra cui uno scavo a Tannetum (Reggio Emilia), corsi in Antropologia e Archeologia forense, continui aggiornamenti dell’Epigraphic Database Rome e certificazioni in lingua ed informatica.

Si consolida sempre più durante nei suoi studi la necessità e l’esigenza di proseguire la scia di numerosi convegni e pubblicazioni riguardo la miglior strategia comunicativa per dar vita a un museo 4.0. La scelta dell’accostamento del racconto alle epigrafi si rivela di grande aiuto, poiché in grado di unire l’utile al dilettevole e riuscire a trasmettere le nozioni basilari presenti nelle dediche con testo e foto annesse. Si tratta di una materializzazione della storia che restituisce il passato attraverso la narrazione di fatti, eventi e persone rimaste nascoste e invisibili agli occhi di molti.

Nel suo lavoro di archeologa, l’ambito epigrafico e comunicativo sono diventati dunque protagonisti del periodo post tesi; da marzo ha avviato una collaborazione con l’Università di Urbino “Carlo Bo” per la creazione di un evento culturale con lo scopo di favorire una maggiore fruizione del patrimonio culturale e valorizzazione del territorio.

Nello stesso mese del conseguimento della laurea magistrale ha intrapreso il Master in Art Management della durata di 12 mesi in Luiss Business School, mossa dalla volontà di preservare e portare avanti il suo lavoro di archeologa a cui unire aspetti finanziari, economici e strategici.

Nel corso del master le lezioni di Curatela museale, progettazione e allestimento museale, Management dell’arte, Gestione Case d’Asta e Gestione dei musei e del Patrimonio culturale l’hanno portata ad imbattersi in numerosi eventi e realtà culturali, tra cui i vernissages e mostre in gallerie d’arte.

Convinta assertrice che la sua professione debba contribuire a far sì che i beni culturali in Italia siano trattati nel rispetto della loro grandiosità, trova fonte di ispirazione e crede fortemente in ciò che Andrea Carandini, noto archeologo italiano, diceva: “Se ci schiacciamo sul presente, viviamo una vita sola e immemore, simile a quella dei mammiferi, ma se riviviamo almeno l’ottantina di vite che ci separano dalla protostoria, allora viviamo innumerevoli altre vite, sia muovendoci in orizzontale, viaggiando nello spazio, sia muovendoci in verticale, viaggiando nel tempo. Così ad un tratto il futuro si fa ventaglio di possibilità e a noi non resta che scegliere. E scegliere significa essere liberi”.

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